Stella e Giannelli (FI): "Tassisti e Ncc allo stremo, si intervenga subito con risorse mirate"
"Si susseguono in tutta la Toscana le proteste dei tassisti, che stanno vivendo una situazione veramente drammatica. L'ultima, in ordine di tempo, è stata quella dei giorni scorsi davanti alla sede del Comune di Livorno. Con le restrizioni sugli spostamenti presenti nell’ultimo Dpcm approvato dal governo, che ha imposto il coprifuoco dalle 22 alle 5 in tutto il Paese, e l'inserimento della Toscana in zona rossa, i tassisti hanno denunciato un calo degli affari, una riduzione del lavoro fino al 90%-95%. Una situazione insostenibile, un settore che necessita non di promesse ma di interventi mirati ed immediati". Lo affermano Marco Stella, Presidente del Gruppo Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana, e Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia Firenze.
"Solo a Firenze - precisano Stella e Giannelli - ci sono 724 licenze di taxi, attorno alle quali gravitano 1.100 famiglie e il 70% dei titolari di licenza ha ancora il mutuo da pagare. Sono numeri importanti, una categoria allo stremo, composta da migliaia di persone a livello regionale, che necessita di aiuti immediati. Stop alle promesse evanescenti, il settore necessita di soldi, subito, che consentano ai tassisti di sopperire all'emergenza. A questo si deve accompagnare una immediata riduzione delle tasse, viste le difficoltà a portare avanti il loro lavoro".
"Infine è opportuno che tanto i tassisti quanto gli Ncc siano utilizzati come supporto al trasporto di linea, mediante apposite convenzioni. Questo - sottolineano i due esponenti di Forza Italia - consentirebbe non soltanto di dare ossigeno a queste due categorie, così martoriate dalla crisi da Covid, ma anche di avere una situazione più fluida, più sicura, di maggior distanziamento sociale negli spostamenti urbani. Auspichiamo quindi che le proposte, in sé concrete e ragionevoli, siano accolte; il loro mancato accoglimento, infatti, provocherebbe l'ennesimo, altissimo, insostenibile costo sociale".