Una panchina rossa per Geos, cooperativa quasi tutta al femminile
La Cooperativa Geos, realtà quasi tutta al femminile (200 donne e 10 uomini), per dare ancora più forza e voce alla battaglia contro la violenza sulle donne, ha tinto di rosso la nostra panchina all’interno del giardino della nostra nuova sede: simbolo del nostro No alla violenza sulle Donne .
Il tema della violenza è purtroppo sempre più parte integrante della nostra cronaca quotidiana e accentuata in questo periodo di Covid e isolamento domiciliare: violenza sui bambini, sulle donne, sui migranti, sui disabili, sugli anziani, su tutte quelle categorie che, nell’immaginario collettivo, vengono considerate fragili e quindi manipolabili.
Credo sia importante il concetto, che la violenza, sia essa verbale che materiale, non deve essere considerata un’emergenza o una patologia estrema di persone deviate ma purtroppo un elemento che pervade le culture, anche di Paesi considerati molto avanzati. Negli ultimi anni si è assistito ad un forte cambiamento sociale cui non ha fatto seguito spesso il cambiamento culturale individuale : nel passato era addirittura la legge che giustificava il potere dell’uomo sulla donna, adesso si assiste invece ad una situazione di fatto per cui sono numerosissime le donne indipendenti economicamente, spesso dotate di autorevolezza e di “potere”; e questo cambiamento radicale delle gerarchie sociali viene vissuto da molti come una minaccia per l’uomo e, a volte, alla società in senso più esteso.
Occorre quindi agire da subito per favorire una nuova dimensione culturale che sposi nel profondo e non solo superficialmente, a parole, il concetto di “parità”, che inculchi anche nelle nuove generazioni che parità non significa un genere contro un altro per recuperare il “potere” perduto ma che invece ad esso è connaturato il principio di corresponsabilità e complementarietà.
Riconosciamo il “valore aggiunto” delle donne in ambito lavorativo, ad esempio, ma nel contempo non viviamo gli uomini come nemici “sempre e comunque”, lavoriamo per favorire l’indipendenza economica dei giovani (maschi e femmine), nel contempo agiamo per incrementare la consapevolezza delle donne che spesso sono vittime della sfiducia nelle loro capacità e quindi scambiano il potere di controllo dell’uomo per “sana gelosia” e, infine, ultimo ma non da ultimo, supportiamo, dove possibile, la creazione di una rete di strutture formata da persone che sono capaci di ascoltare, oltre le parole, le vittime della violenza in tutti i luoghi in cui essa avviene.
Fonte: Cooperativa Geos