Dal Consiglio regionale 10,9 milioni per la sanità nel bilancio 2020-22
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 24 voti a favore, 13 astenuti e 3 contrari, la quinta variazione al bilancio del Consiglio regionale, che riassegna in alcuni capitoli di spesa le risorse per il 2020, 2021 e 2022. la delibera è stata approvata con il voto contrario di Forza Italia e M5S e l’astensione della Lega.
La proposta di delibera è stata illustrata dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo che ha spiegato che “75mila euro sono stati spostati verso la missione diritti sociali e famiglia”. Il presidente ha aggiunto che le risorse sono state calcolate sulla base dei risparmi ottenuti nei mesi scorsi sui vari capitoli di spesa, compresi quelli per i rimborsi dovuti ai consiglieri regionali per i mesi di marzo e aprile e agosto e settembre di quest'anno. Un’altra parte di risorse, invece, è stata spostata per finanziarie la scuola di formazione politica, istituita con una legge che fu approvata al termine della scorsa legislatura.
Marco Casucci (Lega) ha espresso l’astensione del gruppo. “Non voto per coerenza – ha detto – perché in uno stesso provvedimento sono state inserite più voci. Da una parte abbiamo quei 75mila euro ritornati per il rimborso delle spese di trasferta dei consiglieri per le vicende che conosciamo e che vengono destinati a interventi di carattere sociale e qui siamo tutti d’accordo, l’altra parte ci convince assai meno ed è quella che riguarda l’istituzione della scuola di formazione politica”.
Marco Stella (FI) ha espresso voto contrario. “Non sono convinto di questa proposta di delibera – ha detto - sono critico sull’istituzione della scuola di formazione politica”. Stella ha ricordato “Anci aveva dato la disponibilità a fare la scuola a costo zero, presso la sede Anci e da lei sostenuta, invece questa scelta del Consiglio regionale che ha costi per i contribuenti credo non sia opportuna; adesso non possiamo consentire che vengano spesi 100mila euro per questa scuola per gli eletti, per coloro che dovrebbero essere formati dai partiti”. Stella ha chiesto lo stralcio della parte riguardante la scuola per far votare a tutto il Consiglio la parte che riguarda il sociale.
Diego Petrucci (FdI) si è detto favorevole ad un voto tecnico “in virtù del ruolo istituzionale - ha commentato - che all’interno dell’Ufficio di presidenza svolgo. Si tratta di un voto tecnico per dar seguito ad scelta legislativa presa nel corso della passata legislatura”.
Sì all'annualità 2019
Il bilancio consolidato per l’anno 2019 è un documento contabile, che mette in evidenza i risultati della gestione della Regione Toscana e dei suoi soggetti partecipati, come se fossero una unica entità. Ad illustrare la proposta di delibera in Aula è stato il vicepresidente della commissione Controllo Andrea Pieroni (Pd). Il risultato economico ammonta a 326 milioni di euro, tra il rendiconto conseguito in massima parte dalla Regione e da tutti gli altri enti inclusi nel perimetro di consolidamento, che hanno registrato un risultato positivo, ad eccezione del Parco di San Rossore. Pieroni ha parlato di “un documento complesso e articolato e di un bilancio che ha avuto il parere favorevole dai sindaci revisori”.
Alcuni tra i dati più rilevanti, come ha ricordato il vicepresidente, quello dei proventi “10 miliardi dei quali 8,7 derivano da tributi”; sono invece 800 i milioni di euro per l’acquisto di beni e servizi; 255 milioni di costo per il personale; 7,9 miliardi di oneri per trasferimenti, in gran parte destinati alle aziende sanitarie; 463 milioni di contributi a terzi; 4miliardi di euro per oneri finanziari. “In conclusione – ha detto Pieroni – segnalo come la spesa per il personale sia rimasta stabile così come gli interessi passivi mentre il patrimonio ha avuto un incremento di circa 18 milioni di euro e il debito è stato sensibilmente ridotto. In conclusione, i dati parlano di gestioni sotto controllo e migliorate anche sotto il profilo dell’efficienza e dell’attenzione della spesa”.
Alessandro Capecchi (FdI), presidente della commissione Controllo, ha espresso voto contrario alla proposta di delibera. Capecchi ha chiesto che “i sindaci revisori vengano in audizione in commissione al fine di apportare il loro contributo ai lavori”. “Il bilancio consolidato – ha concluso - presenta diversi chiaroscuri”.
10,9 milioni per la sanità nel bilancio di previsione 2020-22
La terza variazione al bilancio di previsione 2020-22 si caratterizza per un aumento dei volumi complessivi di entrata e spesa per 35 milioni di euro, in massima parte relativi all’anno 2020, anche per effetto di alcuni emendamenti licenziati dalla commissione consiliare competente. E’ stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), ad illustrarla in aula.
Sul lato Entrata la variazione acquisisce al bilancio regionale 66,61 milioni di euro dal fondo statale istituito per compensare la riduzione delle entrate tributarie regionali. Il fondo di complessivi 132,8 milioni di euro era già stato in parte erogato. Grazie a quel fondo le entrate tributarie che erano state ridotte vengono riportate alla previsione originaria.
Viene invece ridotta l’entrata per la riscossione coattiva della tassa automobilistica (110,79 milioni di euro). E’ stata infatti sospesa dal Governo l’attività dell’Agenzia delle entrate, che avrebbe dovuto emettere un ruolo specifico. Tutto rinviato di un anno. Anche le previsioni di gettito dell’imposta sulle concessioni del demanio idrico e delle aree relative (1,39 milioni di euro) vengono ridotte, perché la sospensione dell’imposta è stata prorogata a tutto il 2020.
Il presidente Bugliani si è quindi soffermato sul lato Spesa, sottolineando “che si finanziano interventi immediatamente realizzabili, o comunque esigibili entro il 31 dicembre”. In particolare, vengono recuperate le risorse accantonate in bilancio per il pagamento delle rate di mutuo da parte delle aziende sanitarie a favore di Cassa Depositi e Prestiti, in considerazione dell’avvenuto pagamento della seconda semestralità (22,14 milioni di euro), alle quali si aggiungono 9,5 milioni di euro.
Fra gli interventi di spesa aggiuntivi, ha segnalato le risorse destinate al sistema dello spettacolo, in milioni di euro: Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, 3,2; Fondazione Teatro della Toscana, 2,4; Fondazione Festival Pucciniano, 1,12 “finalizzati in gran parte al pagamento delle rate dei mutui contratti per la costruzione di un teatro all’interno del parco della musica a Torre del lago Puccini nel comune di Viareggio”; Fondazione Carnevale di Viareggio, 1, “finalizzati al sostegno delle spese per l’edizione di quest’anno”.
Bugliani ha quindi ricordato l’integrazione delle risorse per il piano di rinnovamento strutturale e tecnologico delle aziende sanitarie per complessivi 10,9 milioni di euro, con 9,9 milioni destinati al rafforzamento delle terapie intensive e alla gestione dell’emergenza in corso e un milione per l’assistenza territoriale.
A questi si aggiungono l’integrazione al contributo di Toscana Sviluppo spa per le attività istituzionali legate alla riprogrammazione delle risorse comunitarie del Por Fesr 2014-2020 per 2,46 milioni di euro, l’integrazione delle risorse necessarie a dare copertura integrale agli interventi di diritto allo studio 2020-2021 per 2,53 milioni di euro. Alle attività di didattica a distanza sono destinati 2,5 milioni di euro, ed alle imprese sono destinati 1,37 milioni di euro, al fondo di solidarietà per le famiglie di vittime di incidenti mortali sul lavoro l’integrazione è 0,2 milioni di euro.
Il presidente Bugliani ha quindi sottolineato l’intensa attività emendativa svolta dalla commissione, con 3,8 milioni di ristori per settori che non erano rientrati nelle previsioni del governo. In particolare, 800 mila euro interesseranno gli spettacoli dal vivo e le scuole di danza, sia in forma associativa che imprenditoriale.
Francesco Torselli (FdI) ha annunciato il voto negativo, non convinto dai finanziamenti alla cultura, con contributi di 3,2 milioni, ad esempio, alla Fondazione Maggio musicale, che non realizzerà opere in calendario, ma metterà in cantiere “un’opera faranoica in streaming dai costi esorbitanti”. Perplessità anche sul recupero coattivo dell’imposta sull’auto non pagata: “Avremmo voluto essere tranquillizzati su chi non ha pagato solo perché non poteva permetterselo di questi tempi”. Dubbi anche su Sviluppo Toscana, “ben lontana dai problemi legati all’accesso al credito”.
“Sono orgogliosa delle risorse messe a disposizione del sistema cultura - ha replicato Cristina Giachi (Pd) - Non ci sono nella variazione contributi aggiuntivi, ma solo quelli normalmente erogati alle fondazioni, necessari per tenerle in vita e dare lavoro, specie in un periodo come questo”.
“Stiamo attraversando una crisi senza precedenti. Anche la nostra Toscana cambierà radicalmente – ha affermato Marco Casucci (Lega) - Sono mancate le politiche per rilanciare il mercato interno. Il Governo nazionale ha coperto 160 milioni di euro per le minori entrate tributarie, ma non basta. L’Europa dov’è?”. A suo parere non si è fatta chiarezza in quattro anni sull’imposta derivante dalle concessioni sul demanio idrico. “Come si fa ad essere favorevoli – ha chiesto - ai contributi alla Fondazione Festival Pucciniano e a quella del Carnevale di Viareggio?”
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - ufficio stampa