Murales di Gramsci, FdI: "È ideologico, iconografia richiama totalitarismi. Riqualificazione? Non siamo ad Harlem"
Questo l’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi:
“Partigiani, resistenza e immigrazione, sono sempre i temi principali della street art voluta dall'amministrazione comunale negli ultimi anni a Firenze; e adesso tocca ad Antonio Gramsci. L'artista Jorit lo aveva annunciato e lo ha ottenuto. La Firenze di Nardella si sta riempiendo di enormi murales dal palese richiamo ideologico: un'iconografia che ricalca quella dei regimi totalitari, ma in assenza di coerenza e di coraggio. Commissionati dalle Istituzioni e pagati da noi, in questo caso 7.000 euro dati all'associazione Teatro Puccini, che ha proposto il progetto. E così il murales tutto a un tratto appare su una parete di un edificio di Casa spa in via Canova; doveva essere in Piazzetta Sansepolcro ma poi per qualche motivo è stata cambiata la location.
Sebbene sdoganata negli ultimi anni, la street art da molta opinione pubblica era considerata alla stregua del vandalismo e dell'imbrattamento dei graffiti, oggi ha assunto un'immagine diversa. Tuttavia, se può essere utile per coprire i muri di cemento dei sottopassi ferroviari o dei cavalcavia, rimane di dubbio gusto sui palazzi residenziali; siamo a Firenze non ad Harlem.
Altra cosa interessante da sottolineare, dato che la giunta fiorentina è molto attenta alle tematiche ambientali, è il perché non abbia scelto di far realizzare il murales in vernice “airlite”, la pittura che utilizza la luce per ridurre l’inquinamento dell’aria ed elimina batteri e muffe in modo naturale, senza l’utilizzo di sostanze chimiche, come viene fatto in molte città europee e del nord Italia.
Appreso poi che il PD ha a cuore la riqualificazione artistica e culturale della città, proporremo al consiglio comunale qualche figura novecentesca da rappresentare nei prossimi murales, magari in linea con la storia fiorentina; perché non dedicare un'opera di street art proprio a D'annunzio che ha convissuto con l’attrice Eleonora Duse per più di un decennio sulle colline di Settignano?
Perché la maggioranza a Palazzo Vecchio ha bocciato una mia mozione che chiedeva di dedicare un murales a Norma Cossetto sul muro esterno di Villa Basilewsky, a costo zero, in largo Martiri delle Foibe?”.