Rafforzare la rete ospedaliera contro il Covid, accordo tra Regione e professioni sanitarie
È di queste ore la sigla dell’accordo tra la Regione e i sindacati della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e delle professioni sanitarie toscani su una serie di strategie condivise, finalizzate a rafforzare la rete ospedaliera nella battaglia contro il Covid.
L’accordo mira, infatti, a raggiungere una piena unità di intenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto, tramite l’istituzione di un tavolo tecnico permanente tra la Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione sociale della Regione Toscana e le organizzazioni sindacali di categoria. Tavolo che si confronterà periodicamente per condividere dati epidemiologici, strategie d’intervento, problematiche emergenti, azioni specifiche e quant’altro necessario a migliorare la funzionalità del sistema sanitario regionale.
“E’ mia intenzione - dichiara l’assessore alla sanità, Simone Bezzini - mantenere un contatto continuativo con le rappresentanze dei medici, che costituiscono una delle risorse fondamentali del sistema sanitario. Un dialogo franco tra noi costituisce l’elemento fondante per elaborare politiche e attuare interventi il più possibile condivisi ed efficaci. Devo dire che su questo terreno ho trovato piena assonanza con i miei interlocutori. Insieme abbiamo condiviso come gestire l'evolversi dell'emergenza per essere il più possibile coordinati e uniti. Ringrazio tutti per la grande disponibilità dimostrata, questo accordo conferma l'importanza di fare sistema nell'interesse della salute di tutti i cittadini".
L’intesa prevede sul piano dell’emergenza sanitaria:
- l’adozione di tutte le soluzioni possibili per il reclutamento ulteriore di personale, compresi i medici in formazione specialistica a partire dal terzo anno di corso, come da normativa in vigore;
- l’implementazione di incentivi economici e di carriera destinati ai professionisti che, su base volontaria, si rendano disponibili a garantire l’assistenza sui percorsi Covid e, qualora il fabbisogno non fosse coperto con questa modalità e si dovesse rendere necessario ricorrere al reclutamento d’ufficio, si procederà attraverso ordini di servizio nominali e temporalmente definiti a garanzia della piena tutela dell’integrità giuridica e professionale degli operatori, che devono poter contare sulla piena copertura assicurativa e legale prevista dalla Regione Toscana;
- la condivisione, l’adozione e la diffusione a tutti gli operatori coinvolti di protocolli clinici, organizzativi e gestionali della patologia da Covid, con particolare riguardo alla fase territoriale pre e post ospedaliera;
- fermo restando l’obiettivo di non arrestare i percorsi ordinari di cura, riassegnazione di attività al personale la cui prestazione lavorativa si svolga in ambiti oggetto di riduzioni/sospensioni conseguenti alla gestione dell’epidemia;
- relativamente alle aree mediche Covid non intensive, possibilità di ricorrere a personale medico con diverso grado di specializzazione e competenza, in una logica scalare, graduata e progressiva, rapportata in modo oggettivo alla gravità della crisi sanitaria in atto.
Mentre sul piano della funzionamento generale del sistema sanitario l’accordo prevede:
- una priorità assoluta, nell’ambito dei processi di implementazione degli organici, alle procedure di stabilizzazione effettuabili ai sensi di legge;
- una rivalutazione complessiva del sistema di reclutamento del personale nel sistema sanitario regionale, in direzione di un efficientamento delle regole che lo presiedono;
- una verifica congiunta sulle possibilità di adeguamento e perequazione dei fondi contrattuali aziendali, per avvicinare la media pro-capite toscana alla media nazionale.
Fonte: Regione Toscana