Confcommercio Pisa dalla parte dei negozi di vicinato: controlli sulla grande distribuzione
“Zero disuguaglianze, zero disparità, stesse regole per tutti! Chiediamo alle autorità competenti di controllare che tutte le attività rispettino i divieti imposti dall'ultimo Dpcm”. Si alza a gran voce la richiesta del direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli rivolta ai sindaci e alle forze dell'ordine di tutta la provincia. “Per le Zone Rosse il Dpcm 3 novembre 2020 impone la sospensione delle attività commerciali al dettaglio, sia nelle attività di vicinato che nelle medie e grandi strutture. Non si comprende allora perché i negozi dei nostri paesi e delle nostre città debbano tenere la saracinesca abbassata, mentre, come ci segnalano molti dei nostri associati, nella grande distribuzione si continua a vendere di tutto, come se non esistesse alcun divieto. Se ai negozi di vicinato viene negato il diritto di vendere un prodotto nessuno può farlo”.
Per questo l'Associazione di via Chiassatello ha inviato ai sindaci della provincia di Pisa una lettera dove si chiede espressamente di controllare che nei supermercati e ipermercati siano venduti soltanto i generi alimentari e i prodotti considerati di prima necessità. “Una richiesta che non può cadere nel vuoto e che arriva direttamente da quei commercianti e imprenditori che oltre al danno di aver sofferto mesi di lockdown, fatto investimenti per mettere in sicurezza le proprie attività e incassato una nuova chiusura forzata devono subire anche la beffa di vedere gli stessi prodotti venduti dai giganti della grande distribuzione, mentre i loro prodotti restano ammassati in qualche magazzino dietro una saracinesca tristemente abbassata” tuona il direttore di Confcommercio.
“Su questo fronte apprezziamo l'intervento del Comune di Cascina, che ha tempestivamente attivata i necessari controlli, e per questo ringraziamo il sindaco Michelangelo Betti e l'assessore al Commercio Bice Del Giudice. Ci auguriamo che anche gli altri comuni percorrano la stessa strada”.
Fonte: Confcommercio provincia di Pisa - Ufficio Stampa