"Rifiuti dei positivi al coronavirus da raccogliere": la lettera ad Alia
Dopo avere segnalato a voce o via telefono la gravità del mancato servizio di raccolta dei rifiuti dalle abitazioni dei positivi al Covid 19, il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, visto che non sono stati ottenuti risultati tangibili, ha deciso di scrivere ufficialmente a Alia, richiedendo in tempi brevi che il servizio venga messo a regime.
"Sto ricevendo sempre più lamentele di persone che sono positive al covid e vogliono stare alle regole, per uno smaltimento speciale di tutti i rifiuti prodotti nelle abitazioni dove vivono in quarantena queste persone - dice Giurlani -. Nonostante la loro pazienza e buona volontà, i rifiuti continuano a rimanere nelle abitazioni. E’ evidente che una persona che già deve stare a casa da contagiato non può anche convivere con cattivi odori e comunque una situazione sanitaria compromessa dalla presenza dei rifiuti stessi. Capisco i problemi di Alia, ma le indicazioni del protocollo sono molto chiare e inderogabili".
Il protocollo prevede infatti che venga attivata una procedura particolare di ritiro dei rifiuti prodotti da queste persone, attraverso una segnalazione che puntualmente viene fatta dal comune di Pescia ad Alia , dopo che la Asl trasmette sistematicamente nomi e indirizzi delle persone che si trovano nella condizione di positività al virus.
Secondo il sindaco, come ha scritto nella lettera a Alia: "Visto che i numeri stanno crescendo esponenzialmente e siamo arrivati attualmente a circa 400 positivi a Pescia, solo un servizio svolto puntualmente ed efficacemente può scongiurare il grave rischio che materiale contagiato possa finire nei normali cassonetti, con tutti i problemi che questo può comportare".
Fonte: Comune di Pescia