Covid-19, conduttore Gianfranco Monti lascia l'ospedale: "Torno a casa!"
Ha usato la sua pagina Facebook per comunicare con il mondo esterno, che continuava a girare fuori dall'ospedale in cui è stato ricoverato lo scorso mese di ottobre dopo aver contratto il covid-19.
Gianfranco Monti, autore, speaker radiofonico, conduttore tv ha annunciato oggi, 17 novembre, che è venuto per lui il momento di tornare finalmente a casa.
Una foto che lo ritrae di spalle mentre guarda fuori dalla finestra e una nota, una delle molte con le quali ha informato i suoi fan e amici sul suo stato di salute, ma anche su cosa accade in un reparto covid. Ha raccontato di medici e infermieri con ottimismo e ironia, ha scherzato con il personale sanitario e ha ricevuto centinaia di messaggi di supporto e vicinanza. Nei suoi post ha sempre ricordato ai suoi contatti di "continuare a proteggersi" indossando la mascherina e seguendo le regole per evitare di essere contagiati.
"Torno a casa sì. La grande notizia me l’hanno confermata nel tardo pomeriggio di ieri. Che botta ragazzi! Sono rimasto stordito, esplosione di felicità, impaurito subito dopo. Assimilo la notizia, e chiamo Teresa. Telefonata che rimarrà come una delle cose più belle della mia vita. Poi i miei amici più cari e subito a pensare a come dirlo a voi. Tutto assolutamente incredibile, credetemi. I Social. Ciò che di più lontano ci possa essere da me. “Sfruttato” per il lavoro che faccio, mai usato per esprimere dei sentimenti. Ed eccomi qua a fare l’esatto contrario, “sfruttato” unicamente per scaricare i miei sentimenti. Chi l’avrebbe mai detto. Questa, senza dubbio rimarrà tra le cose belle di tutta questa assurda storia. Il mio primo post scatenò un tale casino che mai avrei immaginato. Fatto senza pensare a nulla. In terapia intensiva. Terrorizzato da quello che mi aspettava con quel casco in testa- scrive Monti-. E poi voi. Rimasi stordito nel leggere uno per uno i migliaia di messaggi che mi mandaste e che continuate a mandarmi. Un concentrato di belle persone tutte insieme. Che emozione. Una tale spinta di energia positiva che può spostare un palazzo di dieci piani con una mano sola, e che mai potrò dimenticare. Questa energia spero possa essere arrivata anche ad altri “amici” nelle mie stesse condizioni. Io per questo non finirò mai di ringraziarvi. Non so a che ora mi porteranno a casa, ma dopo 28 giorni furia non ne ho. Sto cercando di capire quello che succederà tra poco ma non ci riesco, e va bene così. Mi farò trasportare. È ovvio che vi porterò con me".