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Festival della Salute 2020, l'importanza del sistema trasfusionale

“Un impegno formale per sviluppare ulteriormente il sistema trasfusionale toscano. Chi mi ha preceduto ha fatto bene, ma crescere ancora è importante. Lo faremo con l’informatizzazione, con il completamento delle tre sedi della trasfusione toscane, con la formazione del personale infermieristico, con il centro regionale per la lavorazione del plasma e con un accresciuto contatto con tutte le associazioni del volontariato che operano nel mondo della trasfusione. Mi attendo infine che da questo confronto che state realizzando al Festival della Salute possano arrivare ulteriori spunti per il lavoro del mio assessorato”.

E’ l’intervento-proclama dell’assessore alla Sanità della Toscana Simone Bezzini che ha portato il suo saluto alla trasmissione di Gaetano Gennai dell’Area Comunicazione CRS Regione Toscana in onda dalle ore 9:00.

Bezzini si è definito estremamente responsabilizzato dal proprio ruolo e ha nuovamente ringraziato i professionisti e tutto il personale del Servizio Sanitario Regionale per come stanno affrontando l’emergenza, sottolineando soprattutto l’impegno del comparto “Sangue” nella giornata regionale dedicata e ribadendo il fatto che la Regione Toscana si impegna per fronteggiare il virus, ma tiene costantemente un occhio a quello che sarà il futuro sviluppo del Sistema Sanitario Regionale.

Saluto di Valtere Giovannini 

“Grazie. Un grazie di stupore perché la generosità lo crea sempre. A tutti la riconoscenza mia e dell’ospedale che rappresento”.

Grande l’emozione di Valtere Giovannini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena, quando ha salutato ai microfoni del Festival della Salute i donatori di sangue nel giorno in cui viene celebrata la Giornata regionale della Donazione.

“Il mio sentimento è di affetto, il mio augurio quello più sentito – ha aggiunto - . Dalla vostra generosità ha dipeso e dipende la vita di molti. Il sangue è sorgente di vita e genera possibilità di vita. Benché la pandemia sia diventata una presenza reale nell’ospedale, i donatori hanno continuato a venirci e non si sono risparmiati, dandoci modo di far fronte all’urgenza”.

“E stupore ancora più grande – ha concluso – è stato il gesto di assoluto altruismo che, guariti dal Covid, non si sono sottratti dalla donazione di plasma iperimmune. Grazie, grazie davvero”.

Vincenzo De Angelis, Direttore Centro Nazionale Sangue

“Sappiamo che dal plasma iperimmune dipende largamente l’apporto di farmaci salvavita nei nostri ospedali - afferma il dottor Vincenzo De Angelis, intervenuto dalla sua casa di Trieste al Festival della Salite di Siena -; in particolare in Toscana, perché tratta uno dei centri più importanti per immunodeficienze secondarie, uno dei principali utilizzatori di immunoglobine.

“Il Covid dal 1 gennaio al 30 ottobre ha provocato un calo su scala nazionale di raccolta di plasma di circa il 3%, ma il dato più preoccupante è quello di ottobre 2020, che ha fatto registrare un 19% di plasma in meno rispetto allo stesso mese del 2019. Se invece parliamo di plasma convalescente, ovvero guarito da Covid, dobbiamo ricordare che può essere ammesso alla donazione, solo quello di pazienti idonei, escludendo così una certa categoria di persone. Mi sento di dire - continua il Direttore del Centro Nazionale Sangue - che fortunatamente non manca sangue immune e questo è positivo. Ma va fatto capire ai cittadini che la raccolta di sangue nel Paese nel complesso sta calando e questo ci preoccupa. Dobbiamo incentivare le persone ad uscire di casa per venire a donare, assicurando condizioni di totale sicurezza.”

Simona Dei, Direttore Sanitario Azienda Usl Toscana Sud Est 

Donare sangue salva vite. In tempo di pace ed in tempo di pandemia, come dimostrato ampiamente in questi mesi in cui la donazione è stata al centro di vari percorsi terapeutici.

“Ringrazio la dottoressa Carli per il ruolo del Centro Regionale Sangue - commenta la dottoressa Dei, direttore Sanitario dell’Asl Sud Est Toscana - fondamentale sempre, ma in particolar modo adesso con il sangue che è servito per creare uno dei farmaci più potenti come il plasma iperimmune. Se non ci fosse stata donazione non avremmo avuto questa importante arma terapeutica. Ecco perché è fondamentale tenere alta l’attenzione sulla donazione e garantirla in tutti gli ospedali, anche quelli periferici. Perché spesso ci dobbiamo scontrare con la realtà dei numeri e delle risorse umane, di colleghi che preferiscono aziende ospedaliere universitarie per sfide più interessanti e così luoghi più periferici rimangono privi di risorse. Occorre ridisegnare il servizio e trovare modalità organizzative diverse perché con questa modalità, non riusciremo a dare quelle risposte che abbiamo sempre dato. Noi vogliamo continuare a farlo ma è importante confrontarsi sul tema della sostenibilità”.

 Simona Carli, Direttore Centro regionale Sangue 

Il Covid ha modificato abitudini consolidate e capisaldi dell’organizzazione sanitaria, richiedendo notevoli sforzi a chi si è trovato a dover gestire questa situazione in un momento emergenziale.

“Il primo problema – commenta al Festival della Salute 2020 la dottoressa Simona Carli, Direttore del Centro Regionale Sangue -  è stato dare risposte alle necessità di sangue che già c’erano prima della pandemia, a cui si sono aggiunte quelle del durante e del dopo. Eravamo pronti a gestire un crollo delle donazioni che per fortuna non c’è stato. Possiamo contare su un elevato numero di donatori periodici e questo ci ha permesso di reggere la botta iniziale che inevitabilmente c’è stata. Ma la risposta dei nostri donatori è stata imponente. Un secondo problema è stato infatti poi la gestione del grande afflusso di nuovi donatori che si sono mossi dopo la prima ondata. Abbiamo dovuto spiegare di rinviare le donazioni per poterle meglio gestire in base al fabbisogno di sangue. Abbiamo imparato a usare la tecnologia per effettuare prenotazioni online e per gestire le scorte strategiche, che sono molto utili. Diciamo che tra i vari aspetti negativi del covid, quello dell’implemento dell’uso della tecnologia è un aspetto positivo che ha portato vantaggi che ci ritroveremo in futuro”.

Pietro Pantone, Direttore Simt Grosseto 

“La paura e l’incertezza hanno caratterizzato all’inizio il lavoro degli operatore dell’Asl Sud Est impegnati nel sistema trasfusionale. Ma le scorte di sangue non sono mai mancate”.

Pietro Pantone, direttore del Simt Grosseto e direttore dell’unità operativa complessa di Immunoematologia e Trasfusione del sangue del presidio ospedaliero ”Ospedali riuniti aretini” si è prestato a raccontare ieri al Festival della Salute l’attualità recente vissuta dagli operatori sanitari della Sud Est.

“Siamo stati costretti – ha detto – a operare una profonda riorganizzazione della nostra attività, mentre il virus si è scatenato. Ci sono stati attimi di panico e smarrimento. Ne siano esempio le protezioni personali che non eravamo preparati ad usare, le mascherine che non erano idonee o mancavano e quando sono arrivate, giustamente, sono state all’inizio destinate ai Pronti Soccorso e ai Reparti Covid. Ma non ci siamo mai sentiti; sia le strutture regionali di riferimento che le direzioni ospedaliere ci hanno aiutato a comprendere e adeguarci”.

“La riorganizzazione è stata comunque rapida – conclude Pantone –; ha riguardato soprattutto il settore emotrasfusionale che ha dovuto anche cercare propri check-point ove non utilizzabili quelli degli ospedali per evitare assembramenti. Importante è stato il lavoro fatto insieme alle associazioni di volontariato che ci supportano con il meccanismo delle prenotazioni e incentivano il reclutamento di donatori. Abbiamo tantissimi aspiranti: è fantastico il popolo dei donatori di sangue”.

Il dottor Pantone ha infine rimarcato che gli attuali deficit rimanenti non dipendono da scelte aziendali ma dall’assoluta carenza di operatori sanitari, una categoria che era già provata prima del Covid, che si vorrebbe assumere ma non sono reperibili sul mercato del lavoro.

Il Festival della Salute è trasmesso da:

 

-          Canale 3 su frequenze canali digitali 12 e 95 della Toscana e in streaming su https://canale3.tv/category/diretta-streaming/ o https://www.youtube.com/channel/UCWdgz-7bIYSYXHEAqC7ME5w

-          E sui social del Festival: https://festivaldellasalute.it/ e https://it.facebook.com/FestivaldellaSalute/

 

Fonte: Ufficio Stampa

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