Covid-19 ed economia locale, Cna e Confesercenti invitano a recarsi nei negozi di vicinato
All’interpretazione estensiva della norma, data all’unisono dai Sindaci dell’Unione che ammettono lo spostamento dal proprio comune per recarsi al supermercato, CNA e Confesercenti Empolese Valdelsa rispondono con il buonsenso.
“i negozi di vicinato stanno pagando un duro prezzo alle ripercussioni economiche della pandemia in corso quando la grande distribuzione è invece uno dei pochi settori non toccati dalla crisi innescata dal Covid-19. Se non li sosteniamo rischiamo di cambiare il volto dei nostri centri urbani e le abitudini di vita della nostra comunità. I negozi di vicinato sono una ricchezza che significa qualità della vita, che rende il nostro Paese e pochi altri in Europa unici al mondo” commenta Marco Landi, presidente di Cna Empolese Valdelsa.
“Il sistema del commercio e artigianato di vicinato è diffusissimo e presente anche in piccole frazioni. In un momento come l’attuale in cui l’obiettivo primario è evitare contatti, spostarsi al minimo, sfuggire ad ogni affollamento, sfruttare questa opportunità è la soluzione perfetta. Ricordiamoci che un centro illuminato è anche un presidio sociale che inibisce situazioni di degrado e criminalità. I negozi sono aperti, è necessario rispettare poche e semplici regole per poter fare acquisti in totale sicurezza.” spiega Ilaria Scarselli, presidente di Confesercenti Empolese Valdelsa.
Un’offerta, quella dei negozi di vicinato, di prim’ordine, visto che col tempo, proprio per differenziarsi da quella della grande distribuzione, hanno puntato su un innalzamento della qualità dei beni, pur mantenendo i prezzi concorrenziali.
Le due associazioni invitano così la cittadinanza a recarsi nei negozi “sotto casa” per comprare pane, latte, frutta, carne, vestiti, scarpe, farsi barba e capelli, sottoporsi a trattamenti estetici e quant’altro.
Infine, il rilancio ai Sindaci: la proposta di individuare modalità per sostenere proprio gli acquisti a chilometro zero, dall’agevolazione fiscale (effettuabile anche sulle imposte locali) alla promozione dei prodotti locali.
Fonte: Cna Firenze - Ufficio Stampa