Autotrasportatori, Cna-Fita: "Disagi in autostrada e prezzi in aumento"
Le chiusure di bar e ristoranti, a seguito del nuovo DPCM, stanno mettendo in forte difficoltà gli autotrasportatori. La categoria non può prescindere dall’usufruire dei servizi di ristoro sia dal punto di vista alimentare che, banalmente, igienico. Poter contare sui servizi di ristorazione significa allo stesso tempo poter accedere ai servizi alla persona, e di conseguenza è imprescindibile che debbano essere trovate soluzioni alternative.
Per di più sono in aumento le segnalazioni delle chiusure delle attività che operano nelle autostrade. Ciò sta mettendo a dura prova gli autotrasportatori, che rischiano così il venir meno di quegli standard igienici che hanno il diritto di vedersi riconosciuti. D’altra parte, laddove queste chiusure non si verificano, si segnalano invece aumenti ingiustificati dei prezzi dei generi alimentari, che vanno ad aggravare il peso già ingente sulle spalle della categoria. In media abbiamo visto crescere i prezzi di un 30% o 40% da marzo in avanti.
Il comparto, inoltre, si trova spesso a viaggiare di notte e al di fuori delle autostrade, nelle reti comunali, provinciali o statali dove hanno valore le ultime misure governative. Gli autisti adibiti al trasporto delle merci, in questo modo, si vedono a lungo negata la possibilità di ristorarsi nonché di usufruire di servizi igienici, delle docce. Quella che si prospetta è una situazione inammissibile, non ci si può permettere che la qualità del lavoro su strada scenda al di sotto di standard igienici e sanitari dignitosi.
“In Toscana non abbiamo molte aree di sosta attrezzate – Spiega Michele Santoni, Presidente FITA CNA Toscana - e quando troviamo chiuse le poche presenti è un grosso problema per la categoria che rappresentiamo. Questo fatto, unito alle carenze infrastrutturali, complica non poco la vita dei nostri associati”.
A questa situazione di malcontento non ha giovato neppure la notizia dell’aumento del pedaggio sul tratto di autostrada A12 tra Livorno a San Pietro in Palazzi, un’ulteriore stangata per i lavoratori su strada. Ciò soprattutto alla luce del fatto che, con il venir meno del progetto per realizzazione dell’autostrada Tirrenica, è venuto meno il senso stesso del suddetto pedaggio.
Fonte: Ufficio Stampa