Al via i lavori di restauro del cartone preparatorio dell’affresco della Fondazione del Camposanto di Galileo Chini
Nonostante la chiusura al pubblico dei musei imposta dai nuovi provvedimenti volti a fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso, le attività all’interno del museo proseguono nel rispetto delle normative anti Covid.
Sono appena iniziati i lavori di restauro del cartone preparatorio dell’affresco della Fondazione del Camposanto, di Galileo Chini (1873-1956), uno dei maggiori interpreti del Liberty, poliedrico artista decoratore, pittore, ceramista, illustratore di scenografie, conservato nel Museo di Palazzo Reale insieme ad altri cinque dello stesso ciclo.
L’opera sarà restaurata grazie all’accordo di prestito tra la Direzione regionale musei della Toscana e il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Comune di Pisa-Università di Pisa), per essere esposta e presentata nella prossima mostra "Racconti d'arte. Opere e storie della collezione pisane" insieme al cartone della Fondazione della Torre.
Il disegno preparatorio di notevoli dimensioni, pari a m 3,37 x 2,39, fu realizzato per il ciclo di affreschi di Palazzo Vincenti in Corso Italia, acquistato dalla Camera di Commercio di Pisa nel 1924 per farne la sua nuova sede. Un ciclo di immagini corali di grande impatto evocativo e celebrativo delle glorie civiche e artistiche pisane per le quali Galileo Chini si rifece coerentemente al più illustre ciclo di affreschi di epoca medievale presente in città, ossia quello del Camposanto Monumentale.
La decorazione del Salone Consiliare fu affidata all’artista Chini nel marzo del 1928 per illustrare e celebrare la rinascita della vita lavorativa della città di Pisa e il prof. Alberto Niccolai, figura di rilievo nell’ambiente fascista pisano, lo affiancò per i chiarimenti di carattere storico locale necessari alla scelta degli episodi da raffigurare. Nascono così le scene e i cartoni preparatori di Pisa sottomessa alla Vergine, La fondazione del Camposanto, La fondazione della Torre e La consacrazione del Duomo di Pisa, insieme ai due Alfiere vessillifero, oggi conservati a Palazzo Reale.
Tutti i cartoni della serie sono già stati disinfestati da parassiti e altri agenti che potevano arrecare danni alla carta e ai colori. L’opera viene sottoposta in questi giorni ad un intervento di manutenzione generale, di pulitura meccanica della superficie e della cornice lignea, e ad un intervento puntuale di consolidamento e fermatura delle parti distaccate o lacerate in particolare in prossimità della grande lacuna ubicata nell’area adiacente l’angolo inferiore destro del dipinto. Si procederà poi al migliora-mento estetico della vecchia e approssimativa integrazione esistente: la figurazione sarà ricostruita tenendo come riferimento la pittura murale integra, realizzata dallo stesso cartone, visibile all’interno di Palazzo Vincenti.
Fonte: Ufficio Stampa