Covid-19: Toscana in zona arancione con Abruzzo, Basilicata, Liguria e Umbria
La Toscana è in zona arancione. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, lo aveva anticipato con un tweet in cui annunciava che alcune regioni sarebbero passate dalla zona gialla a quella arancione, tra queste c'è la Toscana.
Secondo il tweet del presidente della Regione Abruzzo, il ministro della salute Roberto Speranza avrebbe deciso nel pomeriggio di oggi, 9 novembre, il passaggio di 5 regioni in zona arancione, che prevede ulteriori restrizioni. Le richieste dell'Ordine dei medici e il peggioramento dell'Empolese Valdelsa e dell'area metropolitana di Firenze sarebbero alla base della scelta di inasprire le misure anti-contagio previste dal Dpcm 3 novembre. Poi è arrivata la conferma dal sindaco di Firenze Dario Nardella.
Per spostarsi in zona arancione è necessaria l'autocertificazione. Vietati spostamenti in entrata e uscita dalla Regione, se non per comprovati motivi. Inoltre è prevista la chiusura di bar, ristoranti e pasticcerie, che però possono continuare a lavorare in asporto fino alle 22 e in delivery senza restrizione di orari.
Il sindaco Nardella conferma
Il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenendo in Consiglio comunale, ha confermato la notizia: "Ho appena parlato col ministro della salute Roberto Speranza che mi ha ufficialmente riferito che la Regione Toscana è entrata nella zona arancione, in quanto sono stati raggiunti i livelli che prevedono il passaggio a questa seconda fascia. Insieme alla Toscana vi sono altre regioni: il ministro prima di chiamarmi ha ovviamente parlato col presidente Giani. Credo che il nuovo regime restrittivo partirà da mercoledì".
"Saremo tutti impegnati - ha aggiunto Nardella - tutti nel prepararci per questa fase ulteriore che credo sia giusto accogliere col massimo impegno e serietà anche perché non era da escludere che la Regione, visti gli ultimi dati del nostro Comune e della nostra area metropolitana, passasse da fascia gialla ad arancione. Non è una classifica o una gara, è semplicemente l'attestazione di una situazione che ci dimostra che purtroppo la curva epidemiologica non è ancora stata bloccata. Credo che una misura del genere debba essere accolta col massimo impegno e la massima serietà. Se saremo bravi potremo certo tornare al regime precedente".
Giani: bisogna darsi da fare
"Il ministro Speranza mi ha chiamato per chiedermi il parere come prescritto dal Dpcm, che ho naturalmente espresso favorevole, perché ritengo che si debba fare squadra, mi fido del comitato tecnico scientifico del ministero e quindi passeremo in zona arancione insieme ad altre cinque regioni. Da quello che mi risulta si arricchisce anche il numero delle zone rosse, quindi siamo in una situazione intermedia in Italia, cerchiamo di resistere ora per uscirne prima" ha dichiarato Giani al TgRegione di Rai Tre.
"Il messaggio che voglio dare è quello che facciamo il sacrificio ora per poterne uscire il prima possibile". Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, è intervenuto a Zapping su Radio1 e ha commentato: "Con spirito assolutamente costruttivo mi adopererò per il rispetto di queste previsioni che il Comitato tecnico-scientifico ha fatto, e di cui assolutamente mi fido", ha aggiunto Giani spiegando che questo è "un sacrificio che ci impegna e mi impegna ad aumentare l'offerta sanitaria, di letti che possano alleggerire gli ospedali: ci impegna a darci da fare perché i comportamenti dei cittadini possano essere responsabili e virtuosi per rallentare questo virus".
Scarica l'autocertificazione
Ecco le misure
Le tre aree
Bonafè: “Scelta obbligata perché il sistema non collassi”
“La decisione di collocare la Toscana tra le zone cosiddette arancioni è una scelta obbligata, per abbassare i contagi e alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie affinché il sistema non arrivi al collasso. Contemporaneamente da settimane la Regione si sta adoperando al massimo per individuare nuovi posti letto e spazi da trasformare in luoghi di degenza. Solo in questo modo potremo evitare che il sistema arrivi a saturazione, consapevoli che il passaggio odierno comporterà disagi ai cittadini e peserà in particolare su alcune categorie economiche e lavoratori già fortemente in crisi, per i quali certamente ad ogni livello devono essere previsti gli indennizzi necessari”. Così Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano, dopo l’annuncio del passaggio in zona arancione di diverse regioni tra cui la Toscana.