Progetto Sei, ITIS Santucci Pomarance: incontro a distanza con Philipp Bonohoeffer
Nell’ambito del progetto SEI (Scuola E Impresa) i ragazzi hanno incontrato, a distanza, Philipp Bonhoeffer, chirurgo tedesco inventore del sistema di impianto di valvole cardiaca senza dover fare un intervento a cuore aperto
Venerdì 9 Novembre gli studenti del triennio dell’ITIS “A. Santucci” di Pomarance hanno avuto la possibilità di confrontarsi con Philipp Bonhoeffer, medico chirurgo ormai residente a Montecastelli Pisano.
L’incontro dal titolo molto strano: “Dal macellaio al gioielliere, la storia di alcune invenzioni mediche” ha molto incuriosito i ragazzi, che via via che si sviluppava il seminario hanno appreso a pieno il significato.
Durante l’incontro il relatore ha raccontato come dalla sua esperienza professionale, prima in Europa dove ha imparato e sperimentato le più moderne tecnologie, e poi in Africa, dove ha visto la necessità di applicare la sua professionalità ma con mezzi molo limitati, lo ha spinto verso la ricerca di nuove procedure e dispositivi efficaci ed economici per il trattamento di una patologia molto diffusa, la stenosi mitralica; introducendo nella pratica clinica il sistema Multi-Track, oggi utilizzato in tutto il mondo.
Negli anni mette a punto altre tecniche interventistiche tra le quali la rivoluzionaria procedura non invasiva che permette di inserire una valvola ricavata dalla giugulare bovina nell’arteria polmonare senza ricorrere all’intervento chirurgico a cuore aperto (valvola Melody).
Proprio quest’innovazione ha catturato maggiormente la curiosità dei ragazzi che sono intervenuti con domande relativamente alle tecnologie costruttive, di impianto e di adattamento al corpo umano.
L’incontro che da programma doveva durare un’ora è durato più di due ore e mezzo mantenendo sempre alta la partecipazione dei ragazzi.
Il dott. Bonhoeffer ha fatto ben capire l’importanza della multidisciplinarità ponendo particolarmente attenzione ai materiali e alle tecnologie; in particolare ha illustrando la parte di modellazione 3D, l’analisi ad elementi finiti ed in ultimo la realizzazione delle parti mediante la stampante 3D, tecnologie che oggi ragazzi hanno a disposizione anche a scuola ma che lui aveva iniziato ad utilizzare già nel 2004 con il team specialistico formato prevalentemente da ingegneri.
La ricerca infatti non finisce mai, ed in collaborazione con una équipe multidisciplinare, composta da di cardiologi, radiologi, cardiochirurghi, ingegneri biomedici ed una ditta, ha sviluppato e progettato una seconda generazione di valvola che ha permesso di trattare un maggior numero di pazienti.
Il primo impianto nell’uomo al mondo è stato fatto nel 2009.
L’incontro è terminato con l’invito di andare a visitare il suo laboratorio di Montecastelli, dove tornando alla sua prima passione, si dedica alla costruzione di violini nella liuteria sperimentale creata da lui con maestri liutai ed ingegneri biomedici dove continua ad applicare le più moderne tecnologie alla continua ricerca della comprensione e del miglioramento.
Fonte: Ufficio Stampa