Morte Erika Lucchesi, condannati l'amico che le offrì l'ecstasy e un pusher
Ci sono due condanne per la morte di Erika Lucchesi, la 19enne di Livorno deceduta il 20 ottobre 2019 in discoteca a Sovigliana dopo aver assunto dell'ecstasy. Il giudice, a seguito del processo che si è svolto in rito abbreviato, ha condannato a 3 anni Matteo Nerbi, un amico della ragazza, accusato di spaccio di stupefacenti e di morte in conseguenza di altro reato, e a 4 anni e 8 mesi Emir Achour, di origine tunisina, per spaccio di ecstasy. Quest'ultimo è stato assolto dall'accusa di morte in conseguenza di altro reato con la formula 'perché il fatto non sussiste'. Il difensore di Nerbi ha già annunciato che farà ricorso in appello.
Per l'accusa Nerbi avrebbe offerto le pasticche alla ragazza dopo averle acquistate dal pusher poco prima. Quest'ultimo, da quanto ricostruito, sarebbe rimasto nella discoteca regalando le pasticche rimastegli, in modo da uscire senza droga addosso.