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Stella e Giannelli (FI): "Già 2/3 posti occupati in reparto Covid a Borgo San Lorenzo, personale e cittadini preoccupati"

Marco Stella

"Il 1° novembre, considerato l'andamento generale del contagio da Covid 19, è stato deciso, anche in Mugello, all'ospedale di Borgo San Lorenzo, di riattivare il reparto Covid, con un totale di 18 posti letto. A ieri, 3 novembre, erano già 13 i letti occupati nel reparto Covid, 2/3 quindi del totale. Una situazione che desta preoccupazione sotto diversi profili, sia tra i cittadini che tra i sanitari". Questa la denuncia di Marco Stella, Presidente del Gruppo Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, e Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia Firenze. "Abbiamo raccolto - precisano Stella e Giannelli - le preoccupazioni del personale operante nella struttura sanitaria. Per fortuna al momento non ci sono, nell'ambito dei pazienti Covid, persone in terapia intensiva, ma la diffusione veloce del virus, con alcuni medici e nfermieri colpiti, sta destando allarme e occorrono misure immediate per contrastare i problemi emergenti".

"Tra quarantene e positivi infatti - continuano i due esponenti azzurri - si stanno aprendo dei vuoti tra le fila del personale; tutto questo mentre la pressione aumenta. Si rende indispensabile, quindi, agire con prontezza, in modo da evitare il ripetersi di problemi che si sono avuti nella prima fase in varie strutture sanitarie della Toscana, al fine di garantire un adeguato trattamento di tutte le prestazioni (ricordiamo infatti che solo una parte di Medicina A è stata convertita a reparto covid e che le prestazioni ordinarie proseguono). Esortiamo quindi i vertici dell'Azienda Usl Toscana Centro a raccordarsi immediatamente con la Direzione sanitaria dell'ospedale mugellano, verificando sia se ci sia la necessità di potenziare il reparto Covid, sia rinforzando il personale operante nella struttura, in modo da garantire la massima sicurezza al personale stesso e ai degenti, oltre alla adeguata prosecuzione dell'attività ordinaria".

 

Fonte: Ufficio Stampa

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