gonews.it

Vini pregiati contraffatti, Coldiretti Toscana: "Tolleranza zero alle frodi, mettono a rischio il settore"

Plauso all’operazione dei NAS di Firenze che hanno sgominato un traffico di vini toscani pregiati contraffatti come Sassicaia, Brunello di Montalcino e Chianti da parte di una società di import-export con sedi in Italia e in Cina. E’ quanto dichiara Coldiretti Toscana che denuncia quanto le frodi rischino di dare il colpo di grazia alle esportazioni di bottiglie di vino italiano in Cina dove, dopo anni di costante crescita, sono praticamente dimezzate con un crollo del 44% nel 2020 anche per effetto dell’emergenza Covid, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi dell’anno.

“A preoccupare il settore è il mercato, con le vendite di vino toscano all’estero che hanno subito nei primi 6 mesi del 2020 una riduzione del 4,2% con una storica inversione di tendenza che non ha precedenti negli ultimi 30 anni a causa delle difficoltà registrate dalla ristorazione in tutto il mondo per l’emergenza Coronavirus”, afferma Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.

In Toscana la superficie vitata è pari a circa 60mila ettari di cui – ricorda Coldiretti Toscana – con una produzione totale vino di 2.657.000 ettolitri con una quota di vini rossi e rosati pari all’85 per cento e di vini bianchi del 15 per cento, la gran parte di questi numeri sono legati ad una viticoltura di qualità ed eroica alla quale non si può rispondere con i paradigmi della sola vendemmia verde o distillazione.

“Secondo i dati di Cantina Italia dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche Agricole, le giacenze di vini DOP, IGT e varietali Toscani al 28 ottobre 2020 sono pari ad oltre 4 milioni di ettolitri. Un andamento negativo – aggiunge il presidente Filippi - causato dall’emergenza coronavirus che ha penalizzato la Toscana che si fregia di 11 vini Docg, 41 vini Doc e 6 vini Igt con un valore delle esportazioni di 2 miliardi di euro. A pesare sulla mancata vendita dei vini di qualità è stata la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, bar, e ristoranti avvenuto in Italia e all’estero, anche con un forte calo delle esportazioni, aggravato dalle difficoltà logistiche e della disinformazione”, insiste il presidente Filippi.

Le bottiglie italiane – precisa la Coldiretti - sono particolarmente apprezzate tanto da attirare l’attenzione del lucroso business del falso Made in Italy agroalimentare che nel mondo vale oltre 100 miliardi di euro.

Serve tolleranza zero sulle frodi che mettono a rischio lo sviluppo di un settore che è cresciuto puntando su un grande percorso di valorizzazione qualitativa che ha portato il vino italiano a raggiungere il record storico nelle esportazioni per un valore stimato in 6,4 miliardi nel 2019 ma che ora soffre le pressioni determinate dall’emergenza Covid con un calo del 3,3% nel 2020.

A livello nazionale la Coldiretti è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti ma serve anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni italiano finanziando un piano straordinario di comunicazione sul vino che – sostiene la Coldiretti – rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non.

Fonte: Coldiretti Toscana

Exit mobile version