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Eurospin, la manifestazione a Sovigliana: le questioni ancora aperte

Si è tenuto oggi il presidio di fronte al supermercato Eurospin di Sovigliana da parte dei sindacati (Filctem-Cgil e Uiltucs) per avere maggiori protezioni anticovid per lavoratori e clienti. All'evento hanno partecipato molti lavoratori, anche dal Pisano, e rappresentanti delle istituzioni. Abbiamo intervistato alcuni dei presenti sulla manifestazione verso Eurospin Tirrenica.

Dario Parrini, senatore Pd

"Dirò questo con molta forza, mi pare che la protesta dei lavoratori sia giustissima. Dove porterà questa protesta? Mi auguro a una presa di coscienza dell’insostenibilità di questa situazione, ci devono essere le protezioni per i lavoratori, le pulizie devono essere fatte da aziende specializzate, come dice il Dpcm, non possono esserci rischi per chi presta la propria opera in queste strutture, mi auguro che porti alla situazione del problema e anche rapidamente".

Mario Feron, dipendente punto vendita Pontedera e rappresentante sindacale Filcams

Lo sciopero principalmente è per le pulizie dei punti vendita, che devono essere fatte dai dipendenti stessi quando dovrebbe essere un’impresa di pulizie, data anche la situazione attuale di pandemia, a farle. In più ci sono tante altre varie problematiche che sono anni che ci trasciniamo dietro che spero che con questa mobilitazione dopo tanti anni, riusciamo a portarle una vertenza e tutte le altre problematiche riguardo agli orari, le condizioni di lavoro che devono essere risolte in tempi rapidi.

Le problematiche sono gli orari di lavoro, tante volte è impossibile anche per le donne che hanno famiglia e figli fare orari ad esempio dalle 8 alle 11 e poi ritornare all’una fino alle 9 di sera, una persona a casa non c’è mai. E i figli, chi li tiene? Non tutti hanno i genitori che possono badarli. O ancora, tante volte troppo spesso succede che gli orari ci sono ma poi vengono cambiati da un giorno a un altro perché all’improvviso si ammala qualcuno, ma non è che abbiamo ricambi, chi c’è fa delle ore di più, invece di far 40 ore a settimana a volte ci ritroviamo a farne 50. Qualunque problema anche piccolo nella nostra azienda diventa grosso, soprattutto per i lavoratori.

Cosa chiedono i lavoratori? Chiediamo un tavolo di trattativa attivo con l’azienda in cui si possa mettere tutte le problematiche dell’azienda. La prima cosa è “portare un protocollo serio sulla pandemia, sul fatto che se si ammala qualcuno come bisogna comportarci. Intanto partiamo da questo, quando siamo lì verranno fuori tutte le altre cose”.

Massimiliano Fabozzi, Filctem-Cgil

Eurospin si rifiuta di sottoscrivere accordi con organizzazioni sindacali e questo è un problema, abbiamo programmato lo sciopero per oggi, proprio per rivendicare con forza le condizioni dei lavoratori di eurospin tirrenica. Condizioni che come abbiamo detto più volte sono pesanti sotto il rpfoilo lavorativo, sono turni spezzati, considerate mamme e padri che per lavoro sono costretti a entrare alle 6 e 7 la mattina con 5-6 ore di stacco sono costretti a stare fuori ance 12 ore. Per noi questa cosa è impensabile.

Quali saranno le prossime azioni del sindacato: abbiamo chiesto alle istituzioni di stare a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, chiederemo già da domani un nuovo incontro all’azienda. Per quanto ci riguarda siamo pronti ad organizzare iniziative per tutto il mese di novembre, se fosse necessario anche di dicembre. Sarà una vertenza a crescere perché è di tutti gli uomini e di tutte le donne che lavorano al supermercato. Noi chiediamo tutela per chi lavora e per chi va a fare la spesa. Chiediamo l’adeguamento a Eurospin del Dpcm e dell’ordinanza regionale, chiediamo all’Eurospin il rispetto del contratto nazionale, violato per quanto riguarda le mansioni.

Filippo Feroldi Uil , dipendente punto vendita Sovigliana 

Cercare di far applicare non solo una serie dir regole che sono scritte su contratto nazionale e dpcm anche per sensibilizzare opinione pubblica e clientela perché queste regole non sono seguite o lo sono in maniera molto blanda. Ci vuole più regolamentazione a partire dagli orari, dai giornalieri, settimanali, sanificazioni, dpi forniti-

Carlo Pino, Uiltucs Toscana responsabile empolese Valdelsa

Questo sciopero ha avuto una grossa risposta da parte dei lavoratori, sono problematiche sentite e abbiamo deciso anche in questa situazione di emergenza di fare questo sciopero per far capire alla azienda che è l’ora di farla finita. Se queste nostre battaglie verranno ascoltate bene sennò continueremo questa battaglia e altre mobilitazioni.

I sindaci di Vinci, Certaldo e Montelupo Fiorentino Giuseppe Torchia, Giacomo Cucini e Paolo Masetti

“Siamo venuti qui per sostenere i lavoratori e le loro rivendicazioni nei confronti dell'azienda - affermano Giacomo Cucini, Paolo Masetti e Giuseppe Torchia - Chiediamo e auspichiamo che l'azienda dia ai lavoratori una risposta in tempi brevi. Non è accettabile che i dipendenti non vengano tutelati e non siano messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza, soprattutto in questa fase di emergenza sanitaria che vede i lavoratori della distribuzione alimentare in prima linea e quindi ad alto rischio contagio”.

Elia Billero e Margherita Cecchin

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