Costretti a lavorare tutti i giorni in pessime condizioni, quattro denunce a Quarrata
Quattro persone sono state denunciate a Quarrata ed è arrivata una multa da ben 143mila euro. I quattro, tutti di origine cinese, fanno parte di una ditta tessile, protagonista di un caso di caporalato. Due sono il titolare della ditta ed il suo 'caporale' e due invece sono stranieri illegalmente presenti sul territorio nazionale utilizzati come operai e per i quali è stata avviata la procedura di espulsione.
I primi due sono accusati della violazione di cui all’art.603 bis comma 2°, ovvero aver impiegato manodopera sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento approfittandosi del loro stato di bisogno. I lavoratori, infatti, erano costretti a turni di 12 ore continuate per 7 giorni la settimana, senza mai un giorno di riposo, pagati a cottimo qualche centesimo di euro per ogni capo confezionato. Ben quindici lavoratori su sedici erano in nero, inoltre.
Alla ditta, cui è stata imposta la sospensione delle attività produttive oltre le violazioni per lo sfruttamento della manodopera in nero e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, è stata anche contestata la violazione delle normative anti infortunistiche: le uscite di emergenza erano chiuse a chiave ed era bloccato l’accesso diretto ai sistemi anti-incendio, non revisionati da oltre 18 mesi.
L'attività è stata svolta dai carabinieri, in stretta sinergia con il personale Ispettivo ASL, i vigili del fuoco, la municipale di Quarrata, e il supporto specialistico del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro.