"Assemblee sindacali retribuite anche in videoconferenza", l'appello da Cgil Empolese Valdelsa
Sì ad assemblee sindacali retribuite anche in forma di videoconferenza: è la novità contenuta in un accordo tra Fp Cgil Firenze e le cooperative Geos, Colori, Piccolo Principe, Sintesi e Minerva, facenti parte del Consorzio Co&So di Empoli, oltre ad Ati e Fondazione Chiarugi della Misericordia e Rosa Libri del Chianti. Inoltre, sempre in base all’accordo, le rappresentanze sindacali hanno diritto di affiggere, su appositi spazi che il datore di lavoro ha l’obbligo di predisporre in luoghi accessibili a tutti i lavoratori all’interno dell’unità produttiva, pubblicazioni, testi e comunicati inerenti a materie di interesse sindacale del lavoro. Pubblicazioni, testi e comunicati di questo genere potranno anche essere inviati anche via email.
Il commento di Paolo Grasso (Fp Cgil Empolese Valdelsa): “A distanza di 50 anni la Funzione Pubblica Cgil rimarca l'importanza della Legge 300 del 20 maggio 1970, più comunemente conosciuta come Statuto dei Lavoratori. Infatti, nell'ottica di rispettare lo statuto e di restare accanto ai lavoratori in questo momento di difficoltà sanitaria, nasce l'accordo della Fp Cgil di integrare gli articoli 20 e 25 della legge, riconoscendo il diritto all'assemblea in videoconferenza con la relativa retribuzione e la possibilità di inviare a tutti i lavoratori pubblicazioni, testi e comunicati inerenti le materie di interesse sindacale e del lavoro anche a tramite mail. Sono già diverse le Cooperative, le fondazioni e le aziende che hanno sottoscritto l'accordo, riconoscendo non solo le agibilità sindacali, ma il ruolo indispensabile in momenti come questi del sindacato. Accordi già firmati che rendono effettiva la possibilità a centinaia di lavoratori di connettersi ed organizzarsi tra loro nonostante il distanziamento sociale.
Lo Statuto dei Lavoratori sancisce infatti il diritto per lavoratori e lavoratrici di libertà di opinione, di associazione ed attività sindacale. L'esigibilità di tali diritti durante la pandemia è stata messa in discussione o non è stata resa praticabile. Dpcm, ordinanze regionali, lockdown, hanno reso di fatto non applicabile il diritto di assemblea a tutela della salute pubblica. Da qui la necessità ancora più stringente in un momento così difficile di restare vicino ai lavoratori e alle lavoratrici che rappresentiamo, soprattutto in quei luoghi in cui la nostra presenza oggi più di ieri è indispensabile, a partire dalla situazione delle Rsa.
L'accordo proposto dall'Fp Cgil rappresenta un piccolo passo per non disperdere anni di conquiste e per cercare di stare al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici con i mezzi ad oggi a disposizione, sperando che lo stato di emergenza legato alla pandemia cessi il prima possibile, per ricominciare a discutere in presenza e ritornare fisicamente nei luoghi di lavoro”.
Fonte: Cgil Toscana e Firenze