Sos Volterra: "Un reparto di terapia intensiva anche per il nostro ospedale"
SOS Volterra sull'ipotesi di una terapia intensiva nell'ospedale cittadino.
Molto interessante è stato il confronto tra l’ex sindaco di Volterra Marco Buselli e il Prof. Paolo Malacarne, primario responsabile della terapia intensiva di Cisanello. Si partiva da due visioni completamente opposte, con Malacarne che non vedeva di buon occhio una terapia intensiva a Volterra, ma da ultimo si è convenuto, anche da parte sua, che un necessario primo step deve essere fatto mettendo a Volterra intanto la guardia attiva anestesiologica in presenza, ossia un anestesista in pianta stabile all’interno dell’ospedale. Naturalmente per noi, chi è ora al governo della Toscana, deve solo onorare le promesse che ha fatto. La guardia attiva sarebbe solo un primo passo, richiesto da un decennio. Noi non demordiamo! L’obiettivo è e rimane quello di un’apertura nel nostro Ospedale di una terapia intensiva. Numerosi sono i passaggi interessanti della diretta che potete tra l’altro riascoltare all’indirizzo https://www.facebook.com/laradiorobinson/videos/355690152158997.
Ci è piaciuto soprattutto la sottolineatura, da parte dell’ex Sindaco Buselli, quando ha citato l’ospedale di Pontremoli, Comune di 7.099 abitanti in Lunigiana. Il loro ospedale è dotato di una terapia intensiva. E’ pur vero che l’intera Lunigiana ha più abitanti dell’alta Val di Cecina ma è anche vero che la zona ha riferimenti su ospedali molto grandi quali quello delle Apuane e di La Spezia. Si pensi che il maggior numero di abitanti della Lunigiana è residente ad Aulla, che dista solo 20 km da La Spezia. L’ospedale di Pontremoli ha i seguenti reparti di degenza: Medicina Generale, Chirurgia, Ortopedia, Rianimazione Sub-intensiva, Emodialisi. Come vedete non si discosta dal nostro, se non per la presenza della terapia intensiva. Non solo. Noi abbiamo L’Auxilium Vitae, l’Inail e la Rems, che rendono davvero particolare e unica la struttura sanitaria Volterrana. Ebbene, la Dottoressa Casani, direttrice dell’Azienda Toscana Nord Ovest, ha elogiato l’Ospedale di Pontremoli e la sua terapia Intensiva perché questa ha consentito all’ospedale di mantenere alto la quantità e la qualità degli interventi chirurgici, grazie alla presenza di una terapia intensiva. Non solo, il MES (laboratorio di management e sanità del Sant’Anna), ha classificato addirittura al secondo posto in Toscana la terapia intensiva dell’ospedale Lunigianese. Come si vede, dove c’è qualità, competenza e professionalità, si può fare molto bene, anche in centri non dotati di numeri di popolazione altissimi. Anzi. Meditiamo..
Fonte: Sos Volterra