Lavorare in tribunale in cambio del Reddito di cittadinanza, approvato progetto a Pistoia
Come previsto dalle direttive nazionali, da alcuni mesi è stata avviata dal Comune di Pistoia la procedura per attivare i Puc - Progetti Utili alla Collettività che devono essere svolti da alcune categorie di persone che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. Uno dei tre progetti approvati è in collaborazione con il Tribunale di Pistoia. Entro l’anno tra le 15 e le 30 persone svolgeranno i percorsi previsti per legge che riguardano l’inclusione sociale.
A fronte del contributo che percepiscono, infatti, sono tenute a svolgere Progetti utili alla collettività nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, fino a un massimo di 16. L’obiettivo è quello di restituire alla comunità il beneficio ricevuto e di fare un percorso di formazione e inclusione sociale.
«Con l'attivazione dei Puc – sottolinea Anna Maria Celesti, assessore alle Politiche di inclusione sociale di Pistoia e presidente della Società della salute – si attua una duplice presa in carico della persona: da una parte lo Stato lo sostiene in un momento di difficoltà con il Reddito di cittadinanza, dall’altra l'ente locale, in questo caso il Comune di Pistoia, gli propone di mettersi al servizio della comunità impegnandosi in progetti che tendono a migliorare la qualità di vita della collettività. Si tratta di un percorso che si aggiunge a quelli attivati, nel tempo, dall'assessorato alle Politiche di inclusione sociale, e che in questo caso si avvale della collaborazione del Tribunale di Pistoia, per mettere in atto percorsi di inclusione e di accompagnamento lavorativo, partendo dal presupposto che l'erogazione di un beneficio economico debba essere collegato a uno specifico progetto educativo e formativo».
I Puc sono progetti temporanei e possono riguardare settori e temi differenti: culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo, di tutela dei beni comuni. Elaborati e attivati dai Comuni, anche in collaborazione con altri soggetti, hanno l'obiettivo di incidere sulla sfera dell'autonomia individuale, di quella relazionale, sul rafforzamento del senso civico e sull'educazione alla convivenza dei beneficiari.
Solidarietà collettiva in Tribunale, Noi per tutti e Dateci spazio sono i titoli dei tre progetti elaborati dal Comune di Pistoia, ognuno pensato per un numero di partecipanti che va da 5 a 10, individuati tra coloro che sono in possesso di requisiti e competenze professionali specifiche rispetto alle attività da svolgere.
Il Puc denominato Solidarietà collettiva in Tribunale si svolgerà nelle diverse sedi del Tribunale di Pistoia.
«Questo progetto - sottolinea Maurizio Barbarisi, presidente del Tribunale di Pistoia – consentirà al beneficiario di potersi calare, in positivo, nello svolgimento di un’attività che è sì servente per il cittadino, ma anche essenziale per la convivenza civile e il rispetto reciproco delle regole; accostarsi allo Stato nella sua funzione di giurisdizione, sebbene in un ambito subalterno, costituisce infatti un’opportunità, nuova e diversa, per consolidare il senso della responsabilità dell’individuo verso se stesso nella prospettiva di acquisire un ruolo fecondo all’interno della società attiva, ma ancor più nei confronti della collettività solidale».
Per quanto riguarda gli altri due Puc, con Noi per tutti si intende sviluppare un'esperienza concreta nel settore ambientale e nella tutela dei beni comuni, mentre con Dateci spazio, le attività da portare avanti riguardano la socialità.
Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio stampa