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Pedopornografia, arrestato 70enne a Pisa per detenzione di foto

Stalkerizzava una minore

Un 70enne pisano è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di avere detenuto foto e video pedopornografici e detenzione illegale di arma da fuoco.

L'uomo è stato individuato in seguito a una denuncia per stalking depositata da una minorenne che, secondo gli inquirenti, era diventata la sua ossessione.

La polizia di stato di Pisa, incaricata delle indagini, ha perquisito la casa del 70enne e trovato il materiale pedopornografico oltre a un'immagine nella quale è ritratta la ragazza che ha sporto denuncia, presa da Instagram e nella quale la giovane sarebbe stata 'spogliata' grazie a un software. L'indagato sarebbe presidente di un'associazione impegnata nelle attività di rievocazione e manifestazioni storiche promosse nel capoluogo, alla quale partecipano molti giovani e adulti.

L'indagine, condotta dalla squadra mobile diretti dal vice questore aggiunto Fabrizio Valerio Nocita, trae appunto origine da una denuncia per stalking, presentata dai genitori della ragazza minorenne che frequentava l'associazione. Le attenzioni morbose dell'uomo sarebbero iniziate nel 2016 quando la giovane aveva 13 anni, spingendola ad abbandonare nel corso degli anni le attività all'associazione. Queste attenzioni ambigue si sarebbero verificate tramite chiamate, frasi, messaggi e regali inviati per corrispondenza o lasciati sotto casa dopo vari appostamenti, proseguite anche dopo l'allontanamento della ragazza dall'associazione.

L'uomo avrebbe dunque continuato a tartassare la minorenne con un atteggiamento che l'ha particolarmente scossa e turbata. La vittima inizialmente non si sarebbe confidata ai genitori fino a quando alcuni pacchetti ricevuti a casa l'avrebbero agitata, facendo insospettire anche i genitori. A quel punto la ragazza ha parlato, esponendo i suoi sospetti e raccontando i messaggi ambigui e molesti ricevuti da parte del 70enne.

Il padre e la madre dopo essere venuti al corrente della vicenda si sono subito presentati in questura attivando così le indagini da parte degli investigatori. Anche la ragazza è stata ascoltata alla presenza di personale femminile e una psicologa, confermando quanto già dichiarato in denuncia e il suo stato d'angoscia.

Per raccogliere ulteriori elementi la Procura della Repubblica di Pisa ha delegato alla polizia una perquisizione per il sequestro del computer e del cellulare dell'indagato, contenente messaggi compromettenti. Lunedì mattina i poliziotti hanno fatto ingresso nell'abitazione dell'uomo, che vive da solo a Cascina.

La scena che si è presentata di fronte agli agenti è stata agghiacciante: la casa dell'uomo sarebbe stata piena di fotografie della minore vittima di stalking. Le foto, estrapolate tutte dal profilo Instagram della ragazzina, sarebbero state modificate con un programma di elaborazione grafica attraverso il quale l'uomo aveva trasformato gli abiti in organi genitali femminili, denudandola. Una di queste immagini è stata trovata anche appesa sul frigo. La suddetta pratica si definisce con l'espressione Deep nude e se perpetrata nei confronti di una ragazza minorenne, integra il reato di pornografia minorile. La perquisizione ha inoltre fatto emergere sul tavolo del soggiorno l'ennesimo pacco pronto per essere spedito, col nome e cognome della vittima impresso sopra, contenente un paio di guanti in pelle adornati da borchie in metallo.

Durante l'approfondita ricerca gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato computer, tablet, telecamere, hard disk, una microcamera full-hd realizzata artigianalmente facilmente occultabile e cellulari ma anche abbigliamento da sesso estremo, vari gadget erotici e circa 500 dvd contenenti 3000 film di contenuto pornografico, quindici dei quali sottoposti a sequestro ed attualmente al vaglio degli inquirenti perché contenenti scene di sesso tra uomini e ragazze apparentemente minorenni. Nell’ambito della perquisizione i poliziotti, all’interno di una cantina di pertinenza dell’abitazione, hanno infine rinvenuto e sottoposto a sequestro una pistola semiautomatica di marca Beretta calibro 22 con 15 cartucce, tutto contenuto all’interno di una scatola, detenuta illegalmente dall’uomo.

All'esito della perquisizione gli uomini della squadra mobile hanno tratto in arresto il 70enne per i reati di detenzione di materiale pedopornografico e detenzione illegale di arma da fuoco. Il Pubblico Ministero di turno, Aldo Mantovani, ha disposto l'arresto in carcere in attesa della convalida richiesta. Il giudice in sede di convalida per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto e, pur ritenendo congrua la misura di custodia cautelare in carcere richiesta dal Pubblico Ministero, ha dovuto concedere all'uomo gli arresti domiciliari con il dispositivo del braccialetto elettronico, a causa dell’età, dello stato di salute in quel momento cagionevole messo in relazione alla contestuale emergenza epidemiologica connessa al covid-19.

Nei prossimi giorni verrà vagliato dagli investigatori il contenuto delle memorie interne e esterne del computer e degli altri dispositivi sequestrati all’arrestato.

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