Mille Miglia nel Cuoio, motori d'epoca e Ferrari a San Miniato e Fucecchio
Oggi, sabato 24 ottobre 2020, la 38esima edizione della Mille Miglia ha toccato varie zone della Toscana e lungo il tratto da Siena a Viareggio, le auto storiche sono passate anche da San Miniato e Fucecchio.
La pioggia non ha fermato automobilisti, appassionati e semplici curiosi che, armati di ombrello e in molti anche di macchina fotografica, si sono appostati negli angoli riparati del centro di San Miniato, sotto archi e tettoie o lungo i porticati di piazza del Seminario. Tanti i volontari, insieme alla polizia municipale, impiegati lungo il territorio per garantire sicurezza e il buon svolgimento della manifestazione.
Questo è il terzo anno consecutivo per la Mille Miglia a San Miniato (qui il percorso). Prima dell'arrivo degli antichi gioielli a 4 ruote, altre tipologie di auto altrettanto affascinanti hanno scosso le mura della città con i loro ruggiti. Una sfilata di Ferrari ha lasciato una scia rossa per le strade del cuoio, aprendo le porte alla Mille Miglia 2020.
"Senz'altro una giornata particolare, piovigginosa, in un clima di grande preoccupazione e timore, ma è sempre una festa e uno spettacolo vedere la 1000 Miglia - ha detto il sindaco di San Miniato Simone Giglioli con un post su facebook-. Anche se non è stato come gli altri anni, l'augurio è rivedersi a primavera con la nuova edizione e con il Covid solo un brutto ricordo".
Il commento dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Fucecchio
"E sfrecciano, su strade umide, bolidi forgiati dalle mani sapienti di uomini esperti; roboanti e cromati sfidano il tempo e riaffermano tutta la loro bellezza e il loro vezzo. E ali di folla e di appassionati accorrono a mirare queste veneri preziose al passare di strada in strada, di provincia in provincia, di città in paese. E poi ci siamo noi che con le nostre divise e le mani alzate al loro passaggio quasi le accarezziamo; quasi le guidiamo sicure indicando loro la strada più amica verso il futuro. Uomini occhialuti cinti nel capo da cappelli da corsa, dalle foggie antiche, ci salutano amichevoli e ci fanno rivivere quelle storie epiche di grandi campioni come Tazio Nuvolari. Oggi il nostro servizio era questo. Essere parte e partecipi della sinfonia e della poesia dei motori che la grande operosità italiana ha scritto nel tempo e che questa manifestazione riesce a far rivivere con sì grande trasporto e partecipazione".