In auto con quasi 3 chili di eroina, arrestato a Livorno
Nella mattina di ieri, 22 ottobre, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Livorno, in servizio per l’emergenza covid-19 lungo la via Aurelia, in prossimità dello snodo autostradale, hanno fermato una Mercedes con targa con la sigla di Bologna e proprio in virtù della provenienza dell’auto hanno deciso di controllare il mezzo.
Il soggetto, A. G., palermitano di nascita ma residente da tempo a Carpi, con precedenti precedenti penali per traffico di sostanze stupefacenti, è stato fermato. Da un controllo dell’abitacolo sono state trovate svariate medicine per le quali l'uomo ha dichiarato di essere invalido e portatore di patologie gravi.
I militari insospettiti dalle circostanze hanno deciso di portare l’uomo in caserma e approfondire la perquisizione del mezzo. Giunti in caserma i militari hanno notato nel vano oggetti un cacciavite artigianale fuori contesto.
Con quel cacciavite si apriva un vano nascosto alla sinistra del volante della Mercedes, dove all’interno sono stati rinvenuti 2,7 kg di eroina. L’uomo è stato arrestato e associato al carcere delle Sughere con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
Quello che sospettano i militari è che l’uomo fosse un corriere appena giunto nella città labronica e che dovesse consegnare lo stupefacente a qualcuno in città o in provincia. Certo si tratta di un rinvenimento che fornisce l’ennesimo riscontro del ritorno sul mercato degli stupefacenti della droga killer per eccellenza.
I decessi per overdose di eroina rappresentano oggi in Italia circa il 60% del totale dei morti per droga e l’anno scorso sono stati 161, in crescita per il secondo anno consecutivo.