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Testa di maiale e 3 croci allo stadio di Livorno, condanna di Lega Pro

Questa mattina nello stadio di Livorno a centrocampo c'erano una testa di maiale e tre croci, è l'opera di ignoti che la scorsa notte si sono introdotti all'interno dello stadio Armando Picchi. In fondo uno striscione con su scritto 'Pagherete tutto-pagherete caro', sulle croci i nomi di Spinelli, Banca Cerea e Gruppo Carrano.

A denunciare il fatto ai carabinieri è stato il custode dell'impianto che stamani alle 7.30 si è trovato di fronte la macabra scena e ha chiamato il 112.

Secondo i militari il gesto è legato alla vicenda del caos che si è creato dalla cessione societaria da parte della famiglia Spinelli a un gruppo di soci che ad oggi non ha ancora provveduto all'allestimento della squadra.

La condanna di Lega Pro

In riferimento all’episodio accaduto al “Picchi” di Livorno dove sono state rinvenute tre croci e una testa di maiale in campo, la Lega Pro esprime la propria condanna verso simili atti.

“Tali gesti sono inaccettabili e in contrasto con i messaggi positivi in cui la nostra Lega e il nostro calcio crede e si fonda- dichiara Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro. La C si dissocia da ogni forma di violenza e interpreta, ogni giorno con i propri club, il calcio come condivisione di valori”.

“La situazione precaria del club non giustifica nessun atto di assurda violenza- conclude Ghirelli– chiediamo che si dia risposta ai problemi che angosciano la città di Livorno e invitiamo i diversi soggetti a dare una soluzione forte e rigorosa che dia certezze in tempi brevi e dia risposte stabili e durature”.

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