Osservatorio EY-Confimprese, Firenze la peggiore città con -35,1%
l’Osservatorio EY-Confimprese analizza l’andamento dei consumi di mercato di settembre 2020 nei settori abbigliamento e accessori, food&beverage (ristorazione servita, quick service e bar) e non food (retail cosmetica, arredamento, servizi, cultura), dal quale emerge che:
- Ancora un calo dei consumi a settembre rispetto al 2019 con un -13,5%. Dato in peggioramento rispetto al -11,9% di agosto.
- Il progressivo annuo 2020 vs 2019 si attesta così al -34,8%.
- Ancora in sofferenza la ristorazione, che chiude il mese a -18%. Male anche l’abbigliamento con -12,9%, mentre il non food contiene i danni con un -6,9%.
- Il travel si conferma maglia nera con -55% nel mese e -62% sul progressivo anno.
- L’e-commerce chiude settembre a +22,7% e recupera quasi 5 punti percentuali su agosto, dovuti principalmente al ritorno in città degli italiani e a una maggiore propensione all’acquisto online rispetto al periodo vacanziero.
- È sempre Firenze la peggiore città con -35,1% nel mese di settembre, mentre nei trend per regione a sorpresa la Toscana, che nei primi 7 mesi 2020 è stata sempre in maglia nera nel ranking, scivola al 5° posto con -16,8%
Risultati in peggioramento nel mese di settembre con il totale comparto che fa registrare -13,5% contro -11,9% di agosto. Se pure i valori sono migliori rispetto a quanto visto a giugno e luglio, il trend di settembre fa presagire una futura maggiore difficoltà del retail nell’affrontare i mesi più freddi a causa del crescere dei contagi e della loro influenza sulla propensione all’acquisto. Il progressivo anno si attesta su un pesante -34,8 per cento.
Queste le principali evidenze registrate dall’Osservatorio permanente Confimprese-EY, su cui gravano la curva incrementale dei contagi e l’incertezza del futuro, che potrebbero portare a una nuova ondata negativa sia in termini sanitari sia economici.
Gli andamenti peggiori si registrano nella ristorazione che chiude settembre a -18%, con un progressivo anno del -37,8%.
Male anche l’abbigliamento con -12,9%, una flessione quasi raddoppiata rispetto al -7% di agosto, che aveva beneficiato dal buon andamento dei saldi, e un progressivo anno pari a -35,3%.
Il non food (entertainment, ottica, arredo casa e oggettistica) mostra performance migliori rispetto agli altri due settori, -6,9%, con un progressivo anno di -26,5%, risultati dovuti in parte ai benefici di un periodo lockdown ridotto, ma soprattutto a modificati orientamenti di consumo verso beni più legati alla casa e alla cura persona.
Fonte: Ufficio Stampa