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Fondo buon samaritano, a Prato 75 domande accolte per le famiglie indigenti

Oltre 93mila euro a sostegno di 75 famiglie. È quanto ha distribuito da giugno a ottobre «Il Buon Samaritano», il fondo promosso dalla Diocesi di Prato e gestito dalla Caritas e dall’associazione Insieme per la Famiglia con l’obiettivo di sostenere le famiglie che vivono un momento di difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria. A sostenere il fondo anche le Acli di Prato, che hanno donato al Buon Samaritano 2.225 euro.

«Un progetto che sta veramente rispondendo ai bisogni delle persone – dice Idalia Venco, direttrice della Caritas diocesana e presidente dell’associazione Insieme per la Famiglia -. Un sincero Grazie va alle Acli, che ci sono sempre state molto vicine, e oggi ancor di più con questa donazione. Anche grazie a loro possiamo aiutare sicuramente altre famiglie». Come sottolineato dalla direttrice della Caritas, «sempre più persone si stanno rivolgendo al fondo di solidarietà, tra loro anche molti che fino ad ora non avevano mai chiesto un aiuto. Ovviamente non tutte le richieste possono essere sostenute dal progetto del Buon Samaritano, per chi non rientra nel progetto cerchiamo comunque sempre di fare un ascolto attraverso i nostri centri di ascolto o orientarle in modo che possano trovare altre risorse e aiuti».

Il «Buon Samaritano», lo ricordiamo, è partito lo scorso 11 giugno e ad oggi sono stati erogati fondi per un totale di 93.214 euro a 75 famiglie. Dati che crescono costantemente di mese in mese, se si tiene conto che al 2 settembre erano stati erogati 75.900 euro a 62 famiglie. Nel corso delle cinque commissioni che si sono riunite per la valutazione, sono state esaminate 97 domande. Di queste, 75 hanno avuto esito positivo e le quote erogate (massimo 1.500 euro a persona), sono servite soprattutto per pagare affitti, spese di condominio, utenze domestiche e per sostenere gli affitti dei fondi commerciali (per i titolari di partita iva). Tornando alle domande, 22 sono state respinte, mentre 10 pratiche sono in sospeso perché incomplete. Infine, sono 60 le richieste per le quali non sono state aperte le pratiche per mancanza di requisiti, ma sono stati fatti ascolti telefonici o incontri in presenza. Per un totale dunque di 167 domande pervenute. Per quanto riguarda quelle esaminate (quindi 157 escludendo le 10 sospese), 17 riguardano i titolari di partita iva. Hanno fatto domanda sia cittadini italiani che stranieri, in egual misura.

Il fondo è partito con una dotazione iniziale di 150mila euro. Somma che poi è cresciuta grazie alla generosità di banche, associazioni, aziende e privati. Tra loro, appunto, anche le Acli di Prato, che tramite la società di servizi Acli Service Prato Srl, hanno deciso di devolvere al fondo 50 centesimi per ogni 730 compilato. In totale sono state 4.450 le pratiche compilate, per 2.225 euro donati al «Buon Samaritano». «Quella di quest’anno è stata una campagna molto delicata e importante in quanto a seguito dell’emergenza abbiamo dovuto lavorare in condizioni particolari. Ma siamo comunque soddisfatti del risultato raggiunto - ha detto Federico Barni, presidente del Cda di Acli Service Prato -. Da molti anni collaboriamo con la Caritas e, alla luce del periodo di difficoltà che stiamo attraversando, abbiamo perciò pensato di dare il nostro contributo al Buon Samaritano. Un supporto importante e concreto in questo momento così delicato. Oggi più che mai è necessario lavorare in rete».

Per ulteriori informazioni su chi sono i destinatari del fondo, le modalità di accesso e come si può sostenere il fondo, è possibile consultare il sito della Diocesi di Prato.

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