Positivi al Covid-19, cambiano le norme: quarantena di 10 giorni, tampone unico e stop isolamento dopo 21 giorni se asintomatico
Positivi e contatti di positivi. Decreti ministeriali e ordinanze regionali hanno modificato le norme che regolano la fine del loro isolamento. Queste trasformazioni hanno determinato alcuni disagi e quindi proteste da parte di cittadini direttamente coinvolti. Le novità introdotte sono comunque funzionali a migliorare le situazioni nel più breve tempo possibile e nell'interesse dei cittadini che riceveranno direttamente, alla loro mail, le comunicazioni. E questo senza telefonare ai servizi Asl.
Iniziamo dai positivi ricordando, in base alle diverse condizioni, in quale momento possono mettere fine al loro isolamento.
Il positivo asintomatico, dopo 10 giorni, esegue il tampone nasofaringeo. Se l'esito è negativo, rientra nella comunità e può riprendere le proprie abitudini di vita
Anche il positivo sintomatico, dopo 10 giorni, esegue il nasofaringeo. Pure in questo caso, se l'esito è negativo, può riprendere le normali attività. E questo anche qualora, a quella data, non abbia ancora ripreso completamente olfatto e gusto.
Un caso particolare è rappresentato da alcuni pazienti che mantengono la condizione di positività al tampone naso faringeo per molto tempo. L’ultima circolare del Ministero della Salute prescrive che l’isolamento decade qualora il soggetto continui a essere positivo per Covid-19 dopo 21 giorni dall'insorgenza dei sintomi, ma non ne abbia più da almeno una settimana.
A oggi, nella Sud Est sono circa 200 i soggetti positivi al Covid-19 che rientrano nelle caratteristiche definite da questa nuova circolare ministeriale.
A queste persone, il Dipartimento di Prevenzione sta inviando una comunicazione tramite e-mail nella quale si chiede conferma dell’assenza di sintomi. Ricevuta la conferma, il Dipartimento di Prevenzione comunica all’interessato il provvedimento di fine isolamento.
E passiamo ai contatti ricordando che non tutti sono eguali e le regole sono diverse in considerazione della loro specificità.
E’ contatto stretto di caso la persona che ha avuto con il soggetto positivo un contatto diretto (faccia a faccia), a distanza minore di quella prevista per il distanziamento sociale e per almeno 15 minuti in assenza degli idonei dispositivi di protezione personale. Non esiste il contatto di contatto.
Il contatto stretto di caso viene individuato dal Servizio di prevenzione della Asl che accerta questa condizione attraverso l’intervista del soggetto positivo e una valutazione specifica dei suoi contatti nelle ultime 48 ore.
I contatti dei casi stanno in quarantena per 10 giorni, differentemente da quanto accaduto finora (il periodo di quarantena per i contatti era di 14 giorni).
Adesso, al termine del periodo di quarantena di 10 giorni, il Dipartimento di Prevenzione prenota l’effettuazione del tampone.
Se l'esito è negativo, il contatto cessa la sua condizione di isolamento e può riprendere la sua vita normale.
Sono circa 900 i pazienti della Sud Est che non hanno completato il periodo di quarantena secondo la vecchia normativa, ma secondo la nuova circolare possono riprendere le proprie attività essendo stato ridotto il periodo di quarantena. Di questi, circa 600 hanno già l’appuntamento per l’effettuazione del tampone naso faringeo. In funzione del risultato, il Dipartimento di Prevenzione deciderà il da farsi.
Le circa 300 persone che ancora non hanno in programma l’appuntamento per eseguire il tampone naso faringeo sono contattate in queste ore dall’Asl per la comunicazione delle modalità per effettuarlo.