gonews.it

Preti operai, il docufilm su Borghi Politi Fanfani arriva al cinema a Empoli

don renzo fanfani

Preti fuori dall'ordinario, preti operai, vicini al popolo. Mercoledì 21 ottobre, alle 21, al Cinema Excelsior di Empoli sarà proiettato “Preti operai. Borghi, Politi, Fanfani e l'esperienza toscana”, docu-reportage di Paola Sani e Andrea Bigalli per la regia di Massimo Tarducci, realizzato dalla La TerzA PratticA. Sono 200 i posti disponibili su prenotazione, come da normativa Covid, l'ingresso è gratuito.

Bruno Borghi per Firenze, Sirio Politi per Viareggio e Renzo Fanfani per Empoli: questi i tre preti operai toscani, i primi due anche primi in Italia. La loro vocazione è stata legata all'adesione completa al Vangelo, scendendo tra gli ultimi, in questo caso gli operai.

Don Renzo, chiamato da tutti gli empolesi semplicemente Renzo, è stato operaio in vetreria, parroco, guida del quartiere di Avane e anche di una buona fetta della popolazione di Empoli. Di lui restano molti documenti, oltre alla memoria ancora vivida degli empolesi, essendo scomparso solo 3 anni fa, a 82 anni.

Anche lui fa la scelta che cominciò nel Novecento con i preti operai francesi. Assieme a Politi manterrà il sacerdozio, festeggiando anche i 50 anni di anniversario.

"Renzo Fanfani ci ha lasciato da un po' di tempo - commenta il sindaco Brenda Barnini - ma continua a dirci qualcosa, in tutti i contesti in cui è andato e ha agito. È stato una guida non solo in termini morali e religiosi, ma anche pratici". Vittorio Bugli, ex sindaco di Empoli negli anni '90 e assessore regionale uscente, ha voluto ribadire il concetto: "Nella diversità bisogna guardare fino in fondo, come nelle varie esperienze della chiesa. Don Renzo era un altro sindaco, anche un sindaco bisogna che si rivolga a qualcuno e Renzo era uno dei miei punti di riferimento. Metteva insieme innovazione e capacità di essere sul territorio". Come con il sindaco, ai ragazzi sotto cresima consegnava la Costituzione, la 'Bibbia laica' che ogni cittadino doveva avere, custodire e rispettare.

Un commento amorevole giunge anche da Sonia Nazzi, presidente comitato di quartiere di Avane: "Renzo ha fatto parte della vita dei cittadini diAvane ed Empoli, lasciando tanto di sé. Sapeva distinguere quando era il momento di essere una persona umana e quando darti una mano a livello spirituale. Casa sua era sempre aperta, lui c'era". E continuerà a esserci anche con il documentario in programma il 21 ottobre. Il sindaco ha già preannunciato di voler portare la pellicola anche nelle scuole superiori per far conoscere e apprezzare questa figura rivoluzionaria di Empoli.

Chi era don Renzo Fanfani

 

Exit mobile version