Il cordoglio del Partito comunista italiano per la scomparsa di Mario Baglini
La scomparsa di Mario Baglini priva Livorno e la Toscana non solo di un appassionato politico e di rigoroso amministratore, ma anche di un fine intellettuale, di una mente lucida, di un eccelso elaboratore di sintesi politiche e strategie amministrative. Il Pci toscano esprime profondo cordoglio e porge le più sentite condoglianze alla famiglia e ai compagni livornesi”.
Lo afferma il segretario regionale del Pci, Marco Barzanti, già candidato alla presidenza della regione Toscana, nell'apprendere la notizia della scomparsa di Mario Baglini, avvenuta ieri a Livorno all'età di 78 anni. Baglini, docente e saggista, storico e filosofo, ha saputo unire, nel corso della sua esistenza, l'impegno culturale e la passione politica, espressa come dirigente locale del Pci, come consigliere ed assessore comunale a Livorno per il Partito comunista italiano e come consigliere regionale di Rifondazione e dei Comunisti italiani nella seconda metà degli anni Novanta.
“Se Mario lascia la vita terrena provocando un vuoto incolmabile, non ci abbandonano il suo esempio e la sua eredità politica”, afferma Lugi Moggia, segretario della federazione livornese del Pci. “Sapevamo che non si sentiva bene giacché lo avevamo contattato per farlo partecipare a un'iniziativa sulla rivoluzione d'ottobre in programma a Livorno ai primi di novembre, ma non pensavamo certo che ci avrebbe lasciato in modo così repentino. La forte personalità ci accompagnerà nel nostro cammino di ricostruzione del Partito comunista italiano. Alla moglie Carla e alla figlia Lucia vanno i nostri più sentiti saluti in momento così triste per loro ma anche per noi”.
Fonte: PCI Toscana