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Durante i controlli a Firenze la polizia cattura un ricercato: era accusato di due furti

Accusato di due ingenti furti, aveva fatto perdere le proprie tracce dopo essere finito ai domiciliari nel giugno scorso. Le indagini avevano avuto un’importante svolta dopo il rinvenimento di un cellulare smarrito da uno dei complici su un luogo del delitto Nel corso dei controlli tra sabato e domenica, la Polizia di Stato ha catturato un ricercato sul quale pendeva un aggravamento di misura cautelare emesso il 5 ottobre scorso dal Tribunale di Firenze.

Si tratta di un cittadino romeno di 33 anni, arrestato a giugno dalla Squadra Mobile di Firenze, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nella quale l’uomo viene ritenuto responsabile, a vario titolo, insieme ad altri due soggetti, di furti aggravati tra i quali, uno, in un’abitazione in piazza della Vittoria e, uno, presso una ditta di Signa dove erano stati portati via fertilizzanti e diserbanti per un valore commerciale di circa 60.000 euro. Le indagini della Sezione Reati contro il Patrimonio, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, sono partite dal furto messo a segno nell’appartamento di piazza Vittoria nel febbraio 2020: dopo essersi introdotti nell’abitazione, forzando la finestra della cucina, i ladri, almeno tre persone secondo un testimone, hanno danneggiato una cassaforte e rubato dal suo interno 1400 euro in contanti.

Ma qualcosa è andato storto per i malviventi: uno di loro ha perso, durante il colpo, il proprio cellulare. L’apparecchio, recuperato dalla Polizia, è stato subito passato al setaccio e le informazioni raccolte al suo interno hanno dato rapidamente un’importante svolta alle indagini, permettendo tramite una complessa attività tecnica, di identificare i tre soggetti ritenuti autori del furto in piazza Vittoria, tra i quali il 33enne romeno.
Tra le altre cose, oltre ai contatti tra gli indagati, il cellulare conteneva addirittura una foto della cassaforte con evidenti segni di martellate ed immagini di strumenti atti allo scasso, quali flessibili e trapani.

Una nota a parte è costituita dal fatto che due dei sospettati autori del furto, tra i quali sempre il ricercato romeno, sono stati denunciati il 17 marzo dalle volanti della Questura di Firenze poiché sorpresi in strada, in pieno “Lockdown” per la pandemia da COVID-19”, con arnesi da scasso.

Il 5 maggio è avvenuto invece l’altro furto alla ditta di Signa, anche questo riconducibile, a seguito di indagini supportate da attività tecniche, alla persona catturata e ad un altro uomo destinatario della misura eseguita a giugno.  Quando l’estate scorsa la Squadra Mobile ha dato esecuzione a questa ordinanza, il 33enne finì ai domiciliari; contestualmente, ad un cittadino serbo - indagato per il solo furto di piazza Vittoria - fu applicata la misura dell’obbligo di firma e un terzo uomo - accusato di entrambi i delitti - fece invece perdere le proprie tracce.  Nei mesi scorsi, dopo l’esecuzione sempre di giugno, anche il cittadino romeno - prima ai domiciliari e poi sottoposto all’obbligo di dimora con divieto di allontanamento nelle ore notturne - si era reso irreperibile, tanto che il giudice ha disposto nei suoi confronti l’aggravamento della misura cautelare. L’uomo è ora finito al carcere di Sollicciano.

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