Covid, limite di visite nelle RSA e 17.500 tamponi al giorno: le ordinanze della Regione
Un protocollo condiviso con i gestori delle RSA per limitare il contagio, poi l'obiettivo di 17.500 tamponi con screening rapido. Sono queste le misure annunciate dal presidente della Regione Eugenio Giani in attesa del Dcpm che il Governo sta preparando in queste ore e che darà ulteriori indicazioni sulle misure da attuare per contrastare l'epidemia da Covid-19.
"Al di la dell'intervento del governo - ha spiegato Giani - varerò due interventi significativi a partire da un protocollo d'intesa per le strutture RSA. Il nostro intento è di limitare il contatto fisico tra pazienti e parenti, è evidente ciò va negli interessi degli stessi ospiti. Il contagio che può venire dall'esterno poi diventa una catena di contagi che minano tutto il sistema. Accanto a questo però stiamo predisponendo un sistema per mantenere da remoto il contatto diretto tra ospite e familiari, nonché un tavolo di lavoro per monitorare costantemente la situazione con i rappresentanti della Rsa. Con la seconda ordinanza vogliamo arrivare ai 17.500 tamponi con screening rapido al girono da qui a una settimana. La tracciabilità è l'elemento fondamentale per intervenire". Giani ha spiega che il protocollo per le RSA dovrà essere attuato di comune accordo con le rappresentanze delle strutture: oggi è stata inviata la bozza del protocollo, se questa sarà accolta positivamente dalla strutture "in due o tre giorni sarà efficace", ha detto Giani.
Giani ha ribadito che altre disposizioni anti-Covid dovranno per forza di cose essere legate al Dcpm in preparazione da parte del Governo che potrebbe di fatto imporre misure su cui poi la Regione dovrebbe reintevenire: "È evidente che quando si parla di attività sportive e associazione da gestire, o interventi su dispositivi di protezione, movida e aperture attività commerciali, è inutile fare ordinanze prima del Dcpm", ha detto Giani che poi chiarisce la posizione della Regione Toscana rispetto alle indicazioni del Governo: "Non sarò il presidente di regione che per protagonismo fa una ordinanza in più, preferirei farne una in meno. Il governo deve essere protagonista: non siano più a marzo-aprile dove al di la dell'appennino c'era un numero di contagi e morti diverso, ora tutte le regioni sono a rischio. E giusto vi sia un livello di coordinamento e di indicazione di comportamenti e norme che il governo fa e che noi possiamo modificare solo in casi ben giustificati"
Tamponi rapidi a scuola
Tamponi rapidi per le scuole e per i servizi educativi e indicazioni operative aggiornate per la gestione dei soggetti con sintomi sospetti di Covid 19 e la loro riammissione in classe o nel posto di lavoro. Sono questi i cardini dell’ordinanza firmata oggi, 12 ottobre, dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in seguito all’evolversi dell’epidemia e, in particolare, per rafforzare tutte le azioni possibili di prevenzione.
Ai primi sintomi sospetti nei bambini e negli operatori scolastici (febbre superiore a 37,5 °C, oppure tosse, nausea, vomito, difficoltà respiratorie, mal di gola, diarrea, alterazione o perdita dell’olfatto e del gusto) scatta una serie di procedure operative di prevenzione per contrastare la diffusione del contagio e per una diagnosi immediata tramite il tampone antigenico rapido.
La Regione Toscana aveva già approvato, con la deliberazione della Giunta regionale n. 1256 del 15 settembre scorso, indicazioni tecniche per la ripresa delle attività nelle scuole e nei servizi educativi. Con l’Ordinanza di oggi si danno disposizioni di maggiore dettaglio per ogni tipo di eventualità: dai casi sospetti di Covid a quelli confermati positivi o negativi; dalle condizioni cliniche che consentono il tampone/test e dove effettuarlo (presso i drive through, a livello domiciliare dalle Usca) per l’utilizzo dei test antigenici rapidi a come comportarsi in caso di tampone antigenico rapido negativo o positivo, oppure di test molecolari positivi, negativi o a bassa carica.
“Non lasciamo nulla al caso e monitoriamo costantemente l’andamento dell’epidemia, in linea con gli indirizzi nazionali – commenta Giani –. Viviamo un’emergenza sanitaria senza precedenti, ma stiamo svolgendo tutti quanti insieme un lavoro straordinario di contrasto verso un nemico insidioso, che in questi mesi abbiamo imparato, però, a riconoscere. Se continueremo ad agire con buonsenso e responsabilità riusciremo ad avere la meglio sul Covid. Il personale scolastico e quello sanitario stanno dando il massimo come le famiglie e gli stessi ragazzi, che hanno compreso bene quanto sia importante che ciascuno faccia la sua parte. I tamponi rapidi ci consentiranno risposte immediate in termini di diagnosi e di tracciabilità, permettendoci di gestire adeguatamente eventuali situazioni che potrebbero mettere a rischio la salute non solo individuale, ma dell'intera collettività”.
Queste disposizioni, valide da oggi e per tutta la durata dell’emergenza, tengono conto dell’attuale quadro normativo e potranno essere oggetto di ulteriori integrazioni o di eventuali modifiche, sulla base dell’andamento epidemiologico o del sopraggiungere di nuove indicazioni normative da parte del Governo.