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Movida nel centro storico, Guazzini (CambiaMenti): "Problema non nuovo e risposte insoddisfacenti"

Manola Guazzini

Manola Guazzini del Comitato CambiaMenti

Il Sindaco Giglioli, di cui apprendo la positività al corona virus e a cui voglio rivolgere i miei migliori auguri per la sua salute, non si muove certo con la rapidità di un fulmine, e per promettere l'istituzione di un tavolo tra istituzioni, residenti, esercenti per concordare misure di conciliazione tra le aperture serali dei pubblici esercizi, il diritto al riposo dei residenti, il decoro del centro storico di San Miniato e il rispetto, particolarmente urgente in questo momento, delle regole di prevenzione del COVID, ha avuto bisogno di un esposto in cui il Comitato dei Residenti denuncia con forza la situazione e promette di ricorrere alla Procura della Repubblica se non riceverà risposte concrete entro il 10 Novembre.
Nella stessa presa di posizione il Comitato fa presente di essere stato ricontattato, in relazione a precedenti denunce pubbliche, dai Carabinieri, ma non dal Sindaco.

Il problema non è assolutamente nuovo. Il Gruppo Consiliare CambiaMenti lo ha sollevato fin dal novembre 2019 con un'interpellanza, che tra l'altro chiedeva al Sindaco se intendesse, e come “assumere iniziative tese a conciliare i diritti inalienabili dei residenti al riposo notturno, alla tranquillità, al rispetto del decoro, con le esigenze di giovani e turisti ( presenza di luoghi deputati per attività culturali e spettacolari, presenza di bagni pubblici e di contenitori per i rifiuti, ecc...)”. L'interpellanza ha avuto una risposta del tutto insoddisfacente. E una nostra mozione presentata in Consiglio Comunale nel gennaio 2020, prima del lockdown, è stata respinta dalla maggioranza.

Noi pensavamo anche prima del COVID, e continuiamo a pensare, che la città di San Miniato abbia bisogno di una rete commerciale più diversificata e più sostenibile, e siamo convinti che il Comune dovrebbe assumere a questo scopo un ruolo di programmazione più attivo. Ciò non significa che non riconosciamo il ruolo degli esercizi di ristorazione: siamo ben consapevoli che il buon mangiare, il buon bere e il buon vivere sono punti di forza della nostra città.

Proprio per questo ci sembra assolutamente prioritario che questi esercizi siano sottoposti a regole che ne concilino il funzionamento con i diritti dei residenti, che queste regole siano rigorosamente fatte rispettare e che la loro violazione sia adeguatamente sanzionata, che si faccia il possibile per impedire un nuovo lockdown, che la nostra economia non potrebbe davvero reggere, ma a cui si va incontro se si lascia proliferare una movida incontrollata e senza il rispetto delle regole sul distanziamento e sull'uso della mascherina.

Mi riesce davvero difficile pensare che sia così difficile realizzare, individuando questa come la priorità, almeno in questa fase, del corpo di polizia municipale e concordando un necessario coordinamento con le altre forze dell'ordine, avere una presenza di forze sul territorio nelle ore notturne tale da imporre il rispetto dell'orario di chiusura degli esercizi e da impedire gli assembramenti fuori dai locali dopo l'orario di chiusura e atti di inciviltà nelle strade del centro.

Prossimamente il Consiglio Comunale dovrà discutere una Mozione, presentata con la firma di tutte le forze di opposizione nell'Agosto 2020, che impegna tra l'altro il Comune a prendere provvedimenti, capaci di garantire un'adeguata presenza dei vigili urbani nel Centro Storico in orario serale e notturno, in modo da dare adeguata applicazione alle disposizioni degli Articoli 35-37-38) del Codice di Polizia Municipale e ad adottare adeguate misure di contrasto e di repressione nei confronti degli abusi, e in particolare delle infrazioni alle norme sulla sicurezza legate all'emergenza covid 19.

Dall'atteggiamento del Sindaco e della maggioranza su questa mozione misureremo la credibilità della presa d'atto del problema da parte dell'Amministrazione.

Manola Guazzini, capogruppo gruppo consiliare CambiaMenti

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