Poli: "La Toscana intervenga sulla mobilità sostenibile, linee ferroviarie ferme all'800"
La Regione Toscana e lo sviluppo ferroviario.
I cambiamenti climatici lmpongono anche la necessità di radicali modifiche sulla mobilità delle persone e delle merci. Occorre progressivamente trasferire la maggior parte del trasporto dalle strade/autostrade alle linee ferrate,ma affinché ciò sia possibile deve avanzare una politica innovativa. La Regione Toscana può svolgere un ruolo primario, sia negli investimenti diretti, ma anche come pungolo istituzionale nei confronti del governo Nazionale e di coordinamento con le Regioni limitrofe, a partire dall'Emilia Romagna affinché siano rafforzati i collegamenti interregionali.
Già nella passata legislatura la Regione ha investito importanti risorse per alcuni lavori infrastrutturali, vedi il raddoppio del tratto Pistoia - Montecatini, e la sostituzione dei mezzi ferroviari, ma ciò non è sufficiente.
Buona parte delle linee ferroviarie risultano strutturalmente ferme al'800. L'obiettivo deve essere quello del loro completamento, del raddoppio e della velocizzazione di tutta la rete regionale.
Nell'intervista dei giorni scorsi rilasciata dal neo Presidente della Regione Eugenio Giani, intitolata" i primi cento giorni", c'è un'importante attenzione al tema della mobilità sostenibile con al centro la cura del ferro, (tramvie e ferrovie).
Chi come me si batte da anni su questi temi, auspica con fiducia, che si passi dalle parole ai fatti.
Gian Carlo Poli, ex assessore del Comune di Certaldo