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Regionali e Referendum, Europa Verde: "Un bilancio verde chiaro"

Se le elezioni fossero una lotteria dopo l’estrazione ci sarebbero solo vincitori, nessuno si proclamerebbe perdente e l'esito referendario per ridurre i parlamentari è stato chiaro: ha vinto il SI e noi verdi, per il No, abbiamo perso. Ha prevalso la scarsa informazione e in parte, forse, l'abbinamento alle elezioni regionali e comunali.

I Verdi sono pienamente consapevoli che è sempre più urgente e necessario farsi largo nei meandri della comunicazione, per essere risconosciuti dalla maggior parte degli italiani.

I Verdi manifestaranno con più coraggio avendo ragioni incontestabili: difesa dell'ambiente e degli esseri viventi in un pianeta che tutti, o quasi, riconoscono essere in "agonia" come denunciano i giovani in ogni parte del mondo. Comunque, malgrado leggi elettorali sfavorevoli alle minoranze c’è stata, per noi, una buona presenza a macchia di leopardo che necessita di essere ben analizzata e compresa. Dove ci siamo presentati, è emersa, una cospicua tifoseria per i Verdi-Europa Verde: in sintesi rappresentanti eletti in quattro regioni su sette. Dopo i ballottaggi, la riconferma del sindaco dei Verdi a Merano ed eletti ad ogni livello, regionale, circoscrizionale oltre a 20 nuovi consiglieri comunali.

La mission di Europa Verde da ora in poi dovrà essere quella di analizzare e valorizzare l'impegno delle persone, le attività svolte, le capacità individuali e di gruppo per andare oltre il consenso ricevuto oggi.

E' un bilancio "verde chiaro", schematico, della realtà anche locale che ha visto percentuali insufficienti a superare lo sbarramento del 3% previsto da una iniqua legge regionale. Europa Verde nei comuni dell'Empolese Valdelsa si è affermata con percentuali che oscillano dall'1,05 al 2,06 e da un minimo di 17 a un massimo di 355 voti nei comuni per un totale di 1.170 voti.

Poco più avanti troviamo Italia Viva che con i Radicali raggiunge poco più del 4%, seguono Orgoglio Toscana e Sinistra Civica Ecologista che non superano la soglia di sbarramento e in ultimo la lista di Svolta.

Questa coalizione di partiti "eterogenei" ha comunque permesso il successo di Giani e fermato l'avanzata delle destre in Toscana.

Europa Verde non può che ripartire dalle oltre mille persone che l'hanno votata, affermando la validità del proprio progetto ecologista ed il confronto con i cittadini. Il tempo che passa in assenza di incisive politiche ambientali, nega sempre più un futuro ai giovani. I Verdi, anche dalle periferie del paese, guardano con soddisfazione l'affermarsi dei Verdi in Europa dove hanno sempre più consensi e governano con successo, anche dall'Italia come in Europa, siamo tutti impegnati perchè si affermino e realizzino politiche ambientali a tutela dell'ecosistema in favore di una economia "pulita" e nel rispetto dei diritti delle persone e degli animali.

Roberto Francalanci e Damiano Ghiozzi (Europa Verde Castelfiorentino)

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