Leone Rampante Fucecchio, la città riscopre le sue radici
Nel giorno di San Candido, patrono di Fucecchio, l'amministrazione comunale ha consegnato il premio Il Leone Rampante, massima onorificenza cittadina, all'allenatore Massimiliano Alvini e all'Ospedale San Pietro Igneo.
È stata una cerimonia bella e molto partecipata quella che si è svolta all'auditorium dell'oratorio La Calamita: tante persone sono intervenute per salutare mister Alvini che, dopo una gavetta iniziata nei campionati dilettantistici, è arrivato fino alla Serie B vincendo il campionato di terza serie con la Reggiana, e per regalare il giusto tributo all'ospedale San Pietro Igneo di Fucecchio, esempio efficiente di sanità pubblica che durante l'emergenza Covid ha saputo rapidamente riorganizzarsi e trasformarsi da Centro di eccellenza Artroprotesica a presidio low care Covid.
In platea presente tutta la giunta e molti consiglieri comunali che mercoledì scorso avevano confermato all'unanimità la scelta dei nominativi proposti. Sul palco, con il sindaco Alessio Spinelli e l'assessore Daniele Cei, a raccontare aneddoti e meriti dei premiati sono saliti Alessandro Manetti, in rappresentanza di tutti gli amici fucecchiesi di Alvini, Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione Italiana Allenatori, Renato Colombai, direttore dell'ospedale San Pietro Igneo di Fucecchio, Silvia Guarducci, direttrice dell'ospedale San Giuseppe di Empoli, Elena Pucci, responsabile direzione infermieristica San Miniato-Fucecchio, Cristina Moncini, responsabile reparto Covid Fucecchio, Ornella Varone, medico della direzione del presidio ospedaliero, Mons. Andrea Pio Cristiani, arciprete della Collegiata di Fucecchio.
Tra le due premiazioni è stata consegnata anche una menzione d'onore all'Unità Cinofila Salvataggio Nautico di Fucecchio che nell'estate scorsa con due suoi membri, Riccardo Lemmi e Samanta Cecconi, è stata protagonista di un salvataggio di un bagnante nei pressi di Cecina. I due volontari premiati sono saliti sul palco con i loro fidati amici a quattro zampe Dexter e Achille, protagonisti dell'impresa.
"In un mondo sempre più globalizzato - ha detto dal palco il sindaco Alessio Spinelli - dove le identità tendono ad appiattirsi, ogni tanto fa bene riscoprire e valorizzare le nostre radici, l'essere fucecchiesi ed esserne orgogliosi. Ovviamente sempre tenendo di conto del fatto che siamo cittadini del mondo e che i problemi degli altri paesi sono anche nostri".
Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio stampa