Balconevisi rilancia la Sagra del Tartufo, torna anche il 'non Palio'
Balconevisi si prepara ad un doppio weekend di divertimento ma anche di celebrazione della sua più importante e conosciuta risorsa: il tartufo.
Nonostante l’emergenza covid la Festa del Tartufo Bianco e del Fungo – giunta alla 42esima edizione – si farà, grazie all’operato dell’Us Balconevisi e dei tanti volontari coinvolti. Sabato 17 e domenica 18 il tartufo sarà grande protagonista: sabato con la cena (prenotazione obbligatoria 3392959312), mentre domenica il cartellone sarà pieno di eventi.
Si parte con il XVII Motoraduno del Tartufo (per info 3483832234) alle 9; poi alle 9.30 – ancora in piazza I Maggio – ritrovo per la VI Mangia..longa.
Alle 12.30 tutti a tavola col pranzo ai sapori di tartufo bianco e fungo (prenotazione obbligatoria al 3395929312) ma dopo arriva la gara di escavazione, seguita dall’apertura degli stand gastronomici e dal mercatino in piazza; alle 16.30 – ancora in Piazza I Maggio – va in scena il Gioco dell’Oca gigante; alle 17 verrà premiato il tartufo dei record e subito dopo il vincitore della gara di escavazione. Tutto non poteva che finire con un’altra cena (sempre con prenotazione obbligatoria).
Questo è il programma delle due giorni che Balconevisi dedica al suo tartufo, in una terra dove si respira tartufo ad ogni angolo; una festa nata 42 anni fa, grazie alla lungimiranza e al coraggio di Rutilio Sardelli, Uriano Fontanelli, Franco Bertelli ed Ugolino Fiordispina. Oggi tanti uomini e donne continuano a portare avanti con passione l’amore per il tartufo: “Il Bego”, cioè quell’Arturo Gallerini che trovò il tartufo più grande del donato che venne donato al presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower, è di queste terre.
La figlia Francesca, tartufaia come il padre, ieri era presente alla conferenza stampa di presentazione della Festa: “Non è che ne parlasse molto di quel tartufo così celebre – racconta – perché come tutti i tartufai aveva i suoi segreti da custodire. Però fu una giornata veramente emozionante, che porto dentro di me”.
Gloria Gazzarrini della Tartufi Gazzarrini, invece, è la nipote di Eugenio Gazzarrini, uno dei primissimi commercianti: “ Mi ricordo nonna che andava in bici a prendere il tartufo, che riempiva le balle. In casa siamo cresciuti nell’odore di tartufo, quando giocavamo ogni tanto ne rubavamo uno – sorride -. E’ un qualcosa che per me è stato come una colonna sonora della mia vita, che adesso dobbiamo esser bravi a preservare, perché come tutti sanno di tartufo ce n’è sempre meno”.
In questo senso Paolo Nacci – presidente dell’Us Balconevisi – ha rilanciato la proposta di dar vita ad una sorta di parco naturale, con tutele maggiori per difendere il tartufo.
Un’idea non rigettata a priori dal sindaco Simone Giglioli: “Sarà un percorso lungo, però i nostri boschi e le nostre campagne sono una nostra risorsa, oltre che la metà del nostro territorio. Intanto abbiamo istituito un “Tavolo verde” dove tutti i portatori di interesse possono discutere e avanzare proposte sui temi ambientali”. Ma la conferenza di sabato 3 ottobre è stata anche l’occasione per presentare un’edizione tutta particolare del Palio del Papero, una “non edizione”: la corsa non ci sarà, perché sarebbe impossibile gestire i sicuri assembramenti.
Però questo non vuol dire alzare bandiera bianca: “Il Palio non si farà – ha comunicato Paolo Nacci – però le contrade avranno dei momenti a loro dedicati dove racconteranno gli episodi più belli. Il Palio è uno spaccato di vita che ricorda quella dei nostri nonni, quel rapporto fra uomo e animale di conoscenza e di rispetto”. Ecco il programma: alle 19.30 di sabato 10 ottobre cena con tartufo bianco e fungo (prenotazione obbligatoria al 3395929312); domenica mattina passeggiata alla scoperta dei boschi di Balconevisi (prenotazione obbligatoria al 3395929312), seguita dal pranzo (prenotazione obbligatoria al 3395929312).
Alle 15.30 verranno recitati e raccontati vecchi episodi del Palio, mentre alle 17 Buecchio,Fornacino, Borgo e Fondo di Scesa si sfideranno a colpi di...dolci. La serata si concluderà, ovviamente, a cena (prenotazione obbligatoria al 3395929312).
Il presidente della Fondazione San Miniato Promozione Marzio Gabbanini ha poi concluso ringraziando i volontari che si adoperano per preservare la tradizione del tartufo, a partire dalle tante donne che ne hanno fatto la storia. Quest’anno, infatti, la Mostra Mercato ha come tema “Il tartufo declinato al femminile”.
Dopo la Sagra di Balconevisi toccherà a Ponte a Egola e poi a San Miniato Basso, in attesa della Mostra Mercato in centro storico di metà novembre.
Fonte: Fondazione San Miniato Promozione