Sono iniziati i preparativi per una nuova edizione del Premio Santo Stefano
Sono iniziati i preparativi per una nuova edizione del Premio Santo Stefano. Anche il riconoscimento alle aziende virtuose del distretto pratese deve fare i conti con il Covid, ma è certo che l’undicesima edizione ci sarà e dunque al termine del solenne pontificale del 26 dicembre in cattedrale il vescovo di Prato Giovanni Nerbini annuncerà i nomi dei vincitori.
Come negli anni passati, anche questa volta è possibile segnalare al comitato promotore, formato da Diocesi, Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, i nomi dei candidati al Premio. Il requisito principale è che le aziende proposte facciano impresa con successo nel rispetto delle regole del mercato e dei diritti dei lavoratori.
Il sistema è semplice: per proporre una candidatura basta compilare l’apposito form sul sito della Diocesi di Prato (diocesiprato.it) indicando il nome (o la ragione sociale) dell’azienda e inserendo una descrizione della attività economica e il tipo di produzione in cui opera. Occorre inoltre scrivere, anche brevemente, quali sono i principali punti di eccellenza, tenendo conto delle motivazioni del Premio, fondate sul motto scienza-coscienza-innovazione. Se si è in grado di farlo, è importante esplicitare i motivi che rendono l’azienda meritevole del riconoscimento rispetto all’etica, ai diritti del lavoro e riguardo al tema della concorrenza, della ricerca e della formazione. Fondamentale è che l’impresa segnalata sia iscritta alla Camera di Commercio di Prato.
Per inviare la propria segnalazione c’è tempo fino al 22 novembre.
Lo scorso anno si sono aggiudicate lo «Stefanino» tre aziende: Lanificio Mario Bellucci, Filpucci e filatura Bigioli Modesto. Una di queste aveva ricevuto molte segnalazioni inviate direttamente al comitato promotore via web.
Fonte: Ufficio stampa della Diocesi di Prato