Rossi, da presidente ad assessore a Signa: la conferma in un'intervista
Nella lunga intervista rilasciata dal presidente della Toscana uscente Enrico Rossi al quotidiano Il Tirreno, oltre alla lunga parte sulle questioni risolte e sui tavoli ancora aperti della Regione, si apre uno spiraglio anche sul futuro dell'ex sindaco di Pontedera. Un futuro che lo vede ancora all'interno della politica ma soprattutto delle istituzioni. Nell'intervista del 2 ottobre Enrico Rossi annuncia finalmente quello che tante voci avevano già fatto trapelare, ossia la sua nomina come assessore nel comune di Signa, guidato da Giampiero Fossi che ha vinto il ballottaggio lo scorso anno. Da oltre un anno infatti la giunta Fossi è composta da soli 5 membri, invece dei consueti 6: assieme a lui figurano Marinella Fossi, Gabriele Scalini, Chiara Giorgetti e Andrea Di Natale.
La scelta dell'assessorato, che sarebbe stata concordata secondo alcune voci già da mesi anche durante la visita per l'anniversario della Liberazione di Signa, scatterebbe al momento della nomina di Eugenio Giani come governatore tra pochi giorni. Rossi aveva bisogno di una carica pubblica per rimanere all'interno del Comitato delle regioni europee da vice presidente del gruppo socialista. Infatti, si legge nel sito dell'organo europeo, "i membri del CdR sono rappresentanti eletti negli enti locali e regionali".
Rossi ha così affermato nell'intervista: "Intanto porterò avanti l'impegno in Europa (come vicepresidente del gruppo socialista al Comitato delle regioni europee, nominato nel 2019, NdR) che posso mantenere grazie al'incarico di assessore a Signa. L'assessorato mi consente di stare in Europa, centro di elaborazione politica, ma anche di ritornare a capire cosa c'è nel mondo dei comuni, senza mediazione".
Una forma di transito temporaneo, come affermano le malelingue, che potrebbe proiettarlo ancora in Europa come eurodeputato o nel Parlamento italiano alle prossime elezioni (incarichi ai quali aveva detto no durante gli anni della presidenza)? Oppure un solido incarico per la comunità signese (che dall'esperienza di un ex presidente della Regione avrebbe solo da guadagnarci), magari pure a titolo gratuito?
Sulla prima ipotesi pendono anche le critiche che Rossi aveva fatto alla ex candidata del centrodestra Susanna Ceccardi, 'colpevole' di non aver portato a termine i mandati per i quali era stata eletta e di voler tenere il posto da eurodeputata in caso di sconfitta (la decisione ancora non è stata formalmente presa). Per un fatto di coerenza Rossi dovrebbe mantenere fino in fondo l'incarico di assessore fino al 2024.
Vedremo e sentiremo dallo stesso Enrico Rossi quali saranno i suoi progetti, anche in chiave politica all'interno del Pd ora che ne è di nuovo membro di spessore dopo essersi tesserato in seguito alla vittoria di Nicola Zingaretti per la segreteria.
Elia Billero