Non aumenta la Tari ad Altopascio
Non aumenta la Tari ad Altopascio: infatti, nonostante che il piano tariffario di Ascit 2020 sia aumentato di un punto percentuale, le tariffe per le utenze domestiche e non domestiche resteranno invariate. Anzi, in alcuni casi, si verificheranno anche delle diminuzioni. È questa la novità più importante del piano tariffario 2020 approvato ieri sera (martedì 30) in consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza.
“L’aumento del piano tariffario è dovuto al progressivo aumento del costo di smaltimento dei rifiuti - spiega il sindaco, Sara D’Ambrosio -, situazione che si ripresenta ogni anno e che riguarda anche i comuni a noi limitrofi. Di fronte a questo, però, il compito dell’amministrazione comunale è quello di contenere il più possibile questo aumento, fare in modo che non si ripercuota sulle tasche dei cittadini e chiedere ulteriori servizi ad Ascit, per avere un territorio sempre più pulito e improntato verso un costante miglioramento dei livelli di raccolta differenziata. Ecco quindi che siamo riusciti a lasciare sostanzialmente invariate le tariffe per le utenze domestiche e per quelle non domestiche”.
Una scelta, quella di non aumentare le tariffe, che trova attuazione anche in un’altra novità: fino al 30 ottobre, infatti, le utenze non domestiche rimaste chiuse nei mesi scorsi per effetto dei vari Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri hanno la possibilità di richiedere la riduzione della parte variabile della tariffa per il periodo di effettiva chiusura. Funzionerà così: le attività che al 4 maggio hanno potuto riaprire i battenti beneficeranno della riduzione del 25 per cento della parte variabile della Tari per i giorni di chiusura imposti dal Governo; le altre attività che - sempre per effetto del Decreto - hanno riaperto dopo il 4 maggio, godranno invece di una riduzione del 25 per cento sulla parte variabile della tariffa per l’intero anno. “Abbiamo deciso di creare un fondo comunale di 150mila euro dedicato alla riduzione Tari per le utenze non domestiche colpite dal lockdown - aggiunge il sindaco - così da pagare noi come amministrazione le mancate entrate derivanti dalle riduzioni, senza far ricadere questo costo sulla collettività e sulle altre attività commerciali, che non si troveranno a gestire aumenti di alcun tipo. Un intervento che va ad aggiungersi al fondo da 300mila euro dedicato sempre alle attività economiche più colpite dagli effetti del lockdown per il quale stiamo predisponendo il bando apposito”.
Per far conoscere il più possibile questa opportunità gli uffici stanno inviando una pec a tutte le attività commerciali altopascesi. Quest’ultime dovranno compilare e rinviare un modulo, nel quale, tra le altre cose, viene richiesto di specificare anche il codice Ateco corrispondente. I moduli sono disponibili anche all’Urp e all’ufficio tributi. Sempre per quanto riguarda la Tari, infine, la prima rata è scaduta il 30 settembre, mentre la seconda è fissata per il 30 novembre. “Diversi cittadini mi hanno scritto per informarmi che la bolletta con la prima rata della Tari è arrivata a casa il giorno prima se non addirittura il giorno stesso della scadenza - conclude il sindaco -. Questo è un problema indipendente dal Comune, noi abbiamo proceduto con l’invio a inizio settembre: tuttavia è bene sapere che la scadenza importante è quella del 30 novembre. Entro quella data devono essere pagate entrambe le rate”.
Fonte: Comune di Altopascio - Ufficio stampa