Coronavirus, The cage a Livorno non riapre: l'annuncio dell'Associazione
Dopo 18 splendidi e intensi anni, questo primo weekend di ottobre non coinciderà con l’apertura stagionale del nostro spazio, non potremo quindi urlare THE CAGE IS OPEN, avendo anche interrotto la scorsa stagione a inizio marzo.
Durante questi lunghi mesi di inattività abbiamo comunicato molto poco con tutti voi per il semplice fatto che non siamo dello spirito giusto, non riusciamo a far finta di nulla e ogni volta che proviamo a sederci a un tavolo, reale o virtuale, con tutti i nostri collaboratori e colleghi, non riusciamo a focalizzare le nostre menti verso una possibile riapertura.
Per 18 anni tutti gli spazi che ci hanno ospitato sono stati riempiti prevalentemente di musica ma sono stati saturi anche di tanti abbracci, baci e di tanto sudore. Non riusciamo infatti a immaginare il “Teatrino”, come molti di voi lo hanno ribattezzato, con sedie e mascherine, sottoposti ai rigidi protocolli anti covid e soprattutto con un distanziamento che andrebbe esattamente nell’opposta direzione della nostra mission, l’aggregazione giovanile e la voglia di conoscersi.
La settimana che precede l’apertura l’abbiamo sempre passata ad allestire il Teatrino con un nuovo disegno luci/video, sistemando il giardino e rendendolo anno dopo anno sempre più accogliente e pulito, organizzando l’abituale conferenza stampa dove avremmo annunciato il programma autunnale (Coez, Gazzelle, Modena City Ramblers, Cosmo, Motta, The Zen Circus, Ermal Meta, Shellac, Calcutta, Frah Quintale, Willie Peyote, Pinguini Tattici Nucleari, Bandabardò, Diodato, Mahmood, Max Gazzè, Nada… solo per citare qualche nome degli ultimi 4 anni). Questa settimana, invece, la stiamo passando a scrivere queste dieci righe e vi possiamo assicurare che non è per niente facile.
La domanda che ci continuate a fare, e siete veramente tanti, è “QUANDO RIAPRITE?”. A tutti i ragazzi e le ragazze, a tutti i genitori, i nonni, i nostri dipendenti, a quelli che vengono ai concerti e quelli che vengono soltanto a ballare, rispondiamo semplicemente che NON LO SAPPIAMO.
Stavolta non dipende da noi e, molto probabilmente, non dipende nemmeno da voi o da chi governa. Esiste un’emergenza sanitaria e gli assembramenti, soprattutto quelli al chiuso, sono assolutamente vietati e pericolosi. Il The Cage, da sempre crede fermamente nella Scienza, quella con la S maiuscola, e siamo sicuri che grazie alla Scienza usciremo da questo incubo. Grazie alla ricerca troveremo un vaccino o una cura che possa mitigare i sintomi e allenti la pressione sul sistema sanitario. Grazie agli studi biostatistici ogni giorno capiamo sempre più come questo maledetto virus si muove ed ogni giorno siamo sempre più bravi ad anticiparlo.
Tutto questo per dirvi che comunque restiamo ottimisti e speriamo di riaprire quanto prima. Il Teatrino è pronto, lo stiamo curando come se ogni settimana possa essere quella buona, con la consapevolezza che potremmo dover attendere almeno la prossima primavera, cancellando di fatto un intero anno di lavoro e concerti (marzo 2020 - marzo 2021, la diciannovesima stagione della nostra storia) come se non fosse mai esistito. Un brutto sogno durato troppo ma che per fortuna finirà al risveglio.
Ci sarebbe piaciuto festeggiare il nostro 18° compleanno (18 ottobre 2002, concerto dei Delta V) in maniera diversa ma vi assicuriamo che faremo una festa per il nostro ventennale che rimarrà nella storia di Livorno.
Vi abbracciamo tutti quanti, anche quelli più pallosi che non ci hanno mai sopportato, ma che ora si stanno rendendo conto che una città senza di noi è una città grigia, noiosa e sicuramente più insicura.
Conosciamo bene il nostro valore, i grandissimi artisti che sono arrivati a Livorno grazie al nostro lavoro in questi 18 anni. Conosciamo bene i numeri di pubblico ai quali siamo abituati nella stagione del The Cage, numeri che contano alcune centinaia di migliaia di presenza in otto mesi da tutto il centro Italia. Conosciamo l’impatto economico e lavorativo che abbiamo sul nostro territorio, con oltre 35 persone impiegate direttamente per ogni sera in cui si aprono le porte del Cage, senza contare fornitori e servizi accessori come hotel, SIAE, noleggio mezzi, manutentori, ecc...
Conosciamo anche il valore sociale e anche di sicurezza che è insito del nostro lavoro. Accogliere migliaia di persone e controllare che non succeda niente di grave o quanto meno poter intervenire tempestivamente affinchè le conseguenze siano meno gravi possibile.
Conosciamo tutto questo e possiamo affermare che il prossimo inverno Livorno sarà più povera, sotto ogni punto di vista.
Ma noi saremo sempre alla finestra, pronti a ridare alla città questo spazio, non appena questo incubo sarà archiviato, sicuri che le istituzioni saranno al nostro fianco perché il Cage siamo tutti noi.
Il The Cage partecipa all’iniziativa “Bauli in Piazza” e sarà presente il 10 ottobre 2020 a Milano in piazza Duomo, dove si svolgerà un grande evento silenzioso per denunciare la crisi che sta attraversando in Italia il mondo della cultura e dello spettacolo. Ci saranno professionisti e aziende del settore, accompagnati dai loro bauli. Un modo incisivo per rendere visibile il nostro lavoro, la nostra passione. “Bauli in Piazza” ha appena lanciato un video che sprigiona sul web una luce rossa a illuminare il nostro mondo. Scorrono immagini e dati che fanno luce, appunto, su cosa rappresenta il mondo degli eventi e su quello che sta attraversando. Ci siamo anche noi, non potevamo mancare. Noi facciamo eventi.
Fonte: Associazione Culturale The Cage