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Trucco permanente: Estetica Firenze Baltika spiega cos’è

Negli ultimi dieci anni, prima in sordina e poi sempre più richiesta, si è fatta strada una tecnica che permette di effettuare trattamenti estetici viso in modo diverso da un “semplice” (che non è mai semplice) trucco viso, con effetti duraturi ed anche in parte correttivi: la dermopigmentazione, alias trucco permanente alias tatuaggio semipermanente (o anche Permanent Make Up o PMU). Ma cos’è e quali applicazioni ha?

La dermopigmentazione non è il tatuaggio classico

Chi scrive è dermopigmentista oltre che titolare di un centro estetico in Firenze, pertanto conosce bene entrambe le professioni. La dermopigmentazione, o micropigmentazione, è una tecnica estetica sofisticata che permette l'introduzione di micro-pigmenti nello strato superficiale della pelle, più correttamente tra epidermide e derma, mediante l'utilizzo di un ago appositamente ideato per essere montato su attrezzatura specifica ad assolvere tale funzione. A tale scopo il trattamento è effettuato utilizzando aghi specifici di varia misura. E’una tecnica che può risultare affine al tatuaggio corporeo o classico, anche se presenta delle differenze in quanto per la dermopigmentazione si utilizzano pigmenti composti da micromolecole ed anche strumenti diversi per l’esecuzione (sia per la macchina che per gli aghi). Riguardo i pigmenti, le sostanze coloranti per la micropigmentazione sono caratterizzate da molecole di grandezza inferiore ai 30 micron, in modo da poter essere fagocitate dai macrofagi e smaltite in un lasso di tempo effimero. Al contrario le molecole che costituiscono i pigmenti per il tatuaggio classico hanno dimensioni maggiori creando un'impossibilità di fagocitosi a fronte di una persistenza illimitata. Altra differenza fondamentale è data dalla presenza di resine acriliche contenute all'interno dei pigmenti utilizzati per il tatuaggio classico che impediscono la lettura di queste sostanze coloranti da parte dei macrofagi. Sia la normativa che riguarda i pigmenti (ad esempio la famosa Resap), che la professione di dermopigmentista (in ispecie regionale) sono apposite.

Tatuaggio semipermanente sopracciglia eyeliner bocca

Trucco permanente, dermopigmentazione, tatuaggio semipermanente: anche se sono nomi diversi rappresentano l’insieme delle stesse tecniche. L’insieme di tali tecniche è applicabile per tre settori fondamentali: sopracciglia; occhi; bocca. Ciascuno dei settori ha a sua volta delle regole di esecuzione, al fine di poter eseguire un trattamento a regola d’arte: ad esempio nelle sopracciglia tre sono i punti da tenere in considerazione (iniziale, finale, superiore) al fine di realizzare prima il disegno che poi sarà da dermopigmentare. Non solo: tutto ciò andrà eseguito in accordo ai lineamenti e al fototipo della persona per evitare effetti grotteschi. In sintesi? Si tratta di realizzare ed eseguire una vera e propria opera d’arte su tessuto vivente in piena sicurezza.

Trucco permanente e pelle

Per mia esperienza diretta di trucco permanente in Firenze, l’effettuazione delle relative tecniche imprescindibile conoscere come è strutturata la pelle, individuarne la tipologia (normale, grassa, secca, mista), poter inquadrare correttamente la tipologia di lineamenti (deve esserci armonia nei tratti). Tutto ciò non è affatto semplice: basti pensare che la pelle è una membrana di spessore variabile da 0,5 mm a 4 mm ed è formata da tre strati, epidermide, derma, ipoderma; lo strato in cui deve essere inserito il pigmento è ben determinato e, come sostenuto dagli studi medici più accreditati, la penetrazione ideale per effettuare la dermopigmentazione oscilla tra 0,8 e 0,15 mm, anche in dipendenza della zona su cui effettuare il trattamento. Ne deriva che: se l’applicazione è effettuata troppo in superficie, il colore non reggerà; se si affonda, oltre a poter determinare danni (cicatrici) la linea si sfalda. Morale: bisogna sapere quello che si fa e farlo con estrema professionalità ed attenzione, pertanto occorre affidarsi a professionisti e non improvvisati (sarebbe bene evitarli sempre per ogni trattamento estetico, specie se abusivi). D’altro canto il tipo di pelle di una persona determina anche ulteriori accortezze: una pelle normale ben equilibrata (eudermica) avrà una resa diversa da una pelle secca, ed una serie di accorgimenti diversi nell’effettuare la tecnica di trucco permanente.

Trucco permanente ed effetto naturale

Ogni epoca è caratterizzata da determinati canoni estetici, nel trucco, nell’acconciatura dei capelli così come nel look complessivo. Basta confrontare le foto di personaggi famosi e di gente comune relative ai vari periodi storici, anni ’70 anni ’80 e così fino ad oggi, per notare grandi differenze in ciò che si considera il costume predominante. Ad esempio, fino a pochi anni fa, le sopracciglia erano curate in modo da avere un tratto sottile ed allungato; oggi invece si predilige un effetto più marcato e ben definito, che tuttavia non deve sfociare nell’assenza di naturale; ovvero, marcato sì ma non innaturale, secondo un preciso equilibrio. Tale tendenza è rinvenibile anche nella dermopigmentazione, per i tre settori sopracciglia eyeliner bocca, secondo il principio di valorizzare i lineamenti senza stravolgerli, evidenziare i tratti e magari correggerli leggermente (per quanto consentito), mantenendo la fisionomia: la tecnica si adatta particolarmente ai canoni estetici attuali, in quanto non è intervento invasivo ma per valorizzare.

Trucco permanente ed avvertenze

Il numero delle sedute nel centro estetico è solitamente di due, la seconda da effettuare dopo circa 30-40 giorni dalla precedente, anche se dipende da persona a persona (i fattori soggettivi influiscono); analogamente la revisione del trattamento avviene solitamente dopo sei mesi e la ribattitura dopo 1-2 anni circa, ma dipende anche in questo caso da persona a persona. Le sedute possono durare anche varie ore. Alcune informazioni tecniche: nei primi giorni successivi al trattamento il colore apparirà più scuro per il normale processo di ossidazione; a partire dall’ ottavo giorno successivo il risultato del trattamento tenderà a stabilizzarsi. Nota: l’operatrice che si reputi professionale dovrà rendere preliminarmente alcune avvertenze, nonché far firmare un consenso informato al trattamento prima della sua esecuzione.

Tra le varie avvertenze ed informazioni da reperire ante trattamento se ne citano alcune: la persona da trattare deve riferire se è in stato di gravidanza o allattamento; se ha contratto in precedenza alcune malattie oppure assume determinati farmaci, etc, etc. Per quanto riguarda le avvertenze post trattamento: in fase di cicatrizzazione evitare l’utilizzo di indumenti sintetici o coperture in garza; non esporsi al Sole o lampade abbronzanti senza protezione totale; non bagnarsi con acqua salata o clorata; evitare sauna e bagno turco; evitare attività fisica e prodotti cosmetici per successivi 20 giorni; etc. etc. Come in tutte le professioni, specialmente se ad elevato contenuto tecnico, se le cose sono fatte con diligenza e preparazione i rischi sono sempre minimizzati ed il risultato che ne può conseguire eccellente. La domanda che una persona deve farsi è: se io valgo, scelgo una professionista che vale o no? E poi provare a rispondere! E’evidente che, se bellezza deve essere, meglio la bellezza in sicurezza!

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