gonews.it

Centri diurni, mensa non attivata a Castelfiorentino per mancanza di infermieri

Dopo le scuole, a essere in situazione di disagio sono anche i centri per disabili. Dopo la chiusura forzata durante i mesi del lockdown, con lo sforzo delle famiglie per gestire a casa una situazione difficile, la ripartenza a metà di queste attività ha creato non pochi malumori per i genitori.

Un genitore ci scrive in merito al centro diurno La Ginestra di Castelfiorentino, gestito dalla cooperativa Colori di Empoli in convenzione con l'Asl. Ci scrive: "A quanto pare al centro non riaprono a tempo pieno in quanto non trovano un'infermiera che somministri le medicine nell'ora di pranzo. Nonostante l'infermiera ci sia al primo piano nella parte residenziale, non la fanno scendere neanche con le dovute precauzioni. È una cosa vergognosa se si pensa che tutti gli operatori prima di prendere servizio vengono da fuori".

Abbiamo contattato la cooperativa, dalla quale ci spiegano che il protocollo regionale per la gestione dei ragazzi disabili all'interno dei centri diurni prevede delle normative ben precise e soprattutto mansioni affidate a persone diverse. Dalla direzione ci è stata girata una risposta scritta, la seguente:

"Comprendiamo il disagio delle famiglie che ad oggi si trovano ad avere il centro aperto solo mezza giornata. La cooperativa Colori, insieme all'Asl, sta cercando di trovare una soluzione per poter rispettare a pieno le normative anti contagio istituite dai protocolli della Regione Toscana e per poter tornare a svolgere e a fornire un servizio a tempo pieno. In questa fase scontiamo anche la difficoltà nel reperimento di infermieri, non solo nell'ora della terapia prima della mensa, ma per tutti i servizi realizzati dalle cooperative sociali".

Exit mobile version