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Omicidio Castelfranco di Sotto, il giorno dopo: vittima un 50enne di Fucecchio

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Il luogo dell'omicidio di Roberto Checcucci (foto gonews.it)

Nell'arco della mattinata è stata confermata l'identità della vittima dell'aggressione fatale avvenuta lungo l'argine dell'Arno a Castelfranco di Sotto, nei pressi di via dei Tavi. Si tratta di un italiano cinquantenne, Roberto Checcucci, residente nel centro di Fucecchio dove viveva con i genitori. Non era sposato e da quanto appreso era disoccupato. Il cinquantenne sarebbe stato del tutto estraneo agli ambienti della droga che erano stati setacciati in un primo momento dagli inquirenti. Le indagini restano a tutto campo. Da quanto appreso l'uomo non era sposato e abitava insieme ai genitori.

Le indagini guidate dai carabinieri di San Miniato, con a capo il maggiore Gennaro Riccardi, e dal nucleo investigativo di Pisa, coordinati dal tenente colonnello Giovanni Mennella, sono ancora nel pieno del lavoro.

I fatti

Dalla ricostruzione fatta l'uomo sarebbe uscito di casa intorno alle ore 7.30 di mattina. Amava fare lunghe passeggiate e quell'uscita non era insolito, ma quando i parenti non lo hanno visto tornare per l'ora di pranzo ne hanno denunciato la scomparsa. Proprio incrociando i nomi delle persone scomparse i carabinieri sono risaliti all'identità dell'uomo. Checcucci potrebbe aver raggiunto il luogo della morte a piedi a circa 6 km dalla sua casa. Per arrivarci avrebbe dovuto camminare per circa un'ora e mezzo: il suo corpo è stato ritrovato da un passante domenica mattina, intorno alle ore 10.30, un tempo compatibile con la ricostruzione fatta.

Sono state confermate le coltellate alla gola, due per la precisione, che avrebbero causato il decesso del quarantenne. Dall'istituto di medicina legale di Pisa potrebbero giungere maggiori informazioni. Ad esempio se vi sono segni compatibili con una colluttazione, che tipo di lama lo ha colpito, qual è l'ora in cui è avvenuta l'aggressione.

Omicidio Castelfranco di Sotto, delitto non improvvisato?

Il delitto non sembra essere stato un evento improvviso e imprevisto. Forse vittima e assassino si conoscevano e si sono incontrati per un appuntamento prefissato, in una zona isolata come quella di campagna, prima dell'abbandono del cadavere nei pressi dell'argine, dove famiglie e runner percorrono il sentiero durante le belle giornate. L'ipotesi della rapina sfociata in omicidio sarebbe stata esclusa dagli investigatori.

Per gli inquirenti non è facile ricostruire la vicenda: da quanto si apprende la vittima era una persona schiva, solitaria. Non possedeva neppure un telefono cellulare: non semplice scavare nella sua vita privata a caccia di possibili indizi che possano indirizzare le indagini.

Sembra da escludere la pista della rapina. Al momento gli inquirenti ritengono che l'uomo abbia incontrato il suo assassino sull'argine, non è chiaro se lo conoscesse o meno, poi l'aggressione mortale le cui motivazioni restano ignote. Al momento non ci sarebbero nemmeno testimoni.

Omicidio Castelfranco di Sotto, notizia in aggiornamento

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