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Lavoratori irregolari a nero,denunciate 13 persone e sospese due aziende a Prato

I Carabinieri del Comando provinciale di Prato, nell’ambito di controlli interforze predisposti unitamente alla Polizia Municipale, personale dell’ASL, Vigili del Fuoco,  Ispettorato del Lavoro e del Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro, hanno effettuato ieri una serie di controlli in via Di Vittorio nei confronti di aziende operanti nel settore della produzione tessile manifatturiera. Le attività ispettive hanno permesso di scoprire una serie di irregolarità commesse da due titolari di confezioni riguardo l’impiego irregolare di manodopera clandestina.

Nel corso del servizio in una prima ditta è stato scoperto l’impiego di  4 operai cinesi irregolari che si trovavano al lavoro sulle macchine e che infatti sono risultati clandestini in Italia. Sulla base di quanto accertato i Carabinieri hanno così proceduto all’arresto del titolare, un cinese di 39 anni, che dovrà rispondere del reato di sfruttamento di manodopera e per violazione delle leggi sull'immigrazione. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione della autorità giudiziaria pratese in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

Anche l’accesso in una seconda azienda ha consentito di accertare la presenza di altri dodici cinesi clandestini che lavoravano nelle medesime condizioni di irregolarità.  Anche in questo caso è scattata l’analoga denuncia nei confronti del titolare che però non è stato trovato sul posto ed al momento è irreperibile.

Per tutti gli operari clandestini è scattata la denuncia per il reato di “ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato” con avvio delle procedure per il  conseguente provvedimento di espulsione.

Pesanti sono anche le sanzioni amministrative pecuniarie complessivamente ammontanti a più di 70.000, così come immediati sono scattati i provvedimenti di sospensione delle predette attività imprenditoriali.

 

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