Caos graduatorie docenti, il sindaco di Sesto: "Rabbia e delusione"
Il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, commenta il caso dei posti vacanti nelle scuole.
Ieri, 23 settembre, il nostro giornale gonews.it si è occupato della vicenda della sospensione delle chiamate da parte dell'USP.
Questa mattina, 24 settembre, alcuni insegnanti precari si sono dati appuntamento davanti all'Ufficio Scolastico Provinciale in via Mannelli a Firenze per tentare l'incontro con il Dirigente Curtolo.
La nota del Sindaco
"Provo rabbia e molta delusione, come genitore e Sindaco, per quello che sta succedendo nelle nostre scuole.
Ad oggi il Ministero dell'Istruzione non ha ancora assunto e assegnato il personale necessario, con i disagi e i problemi che stiamo tutti purtroppo sperimentando.
Bambini, ragazzi, dirigenti, docenti e personale scolastico, precari, lasciati soli in un momento troppo delicato per farlo.
La scuola è iniziata da quasi due settimane e ancora non abbiamo idea di quando e se i nostri ragazzi e le loro famiglie, ma anche tutto il personale scolastico, saranno messi in condizione di vivere la scuola a pieno.
Dovrebbe valere sempre, ma a maggior ragione quest’anno la scuola doveva essere al centro delle attenzioni dello Stato e non è tollerabile lasciarla ancora nell'incertezza. Sappiamo bene che questo è il frutto anche di anni di tagli e di riduzione delle risorse stanziate ma è sempre più necessaria una svolta.
Il nostro Comune, come tutti gli altri enti locali, ha fatto la propria parte con un lavoro intenso durante l’estate (con importanti sforzi economici e organizzativi insieme al personale scolastico) per ripensare gli spazi e per venire incontro alle norme e alle regole della "nuova scuola”, ma adesso servono insegnanti e personale che garantiscano la piena ripartenza per non continuare a gravare totalmente sulle famiglie (già molto provate) ma soprattutto per garantire il percorso educativo di ogni studente.
Tra l’altro questa carenza di personale rende molto complicata anche l’attivazione dei servizi di pre/post scuola e di trasporto, che abbiamo già organizzato ma non ci è ancora possibile avviare.
Anche per questo, insieme ad altri Comuni, abbiamo deciso di scrivere alla Ministra per chiedere il rispetto delle nostre comunità scolastiche.
Ce lo devono, a tutti".
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