Un hospice per Empoli, inaugura la struttura per le cure palliative
La Rsa di via Volta a Empoli diventa il primo hospice per le cure palliative nella zona dell'Empolese Valdelsa e del comprensorio del cuoio. Oggi è stato inaugurato l'Hospice San Martino, a nome del santo patrono delle cure palliative che taglio in due il suo mantello per condividerlo con un mendicante malato. La struttura è dotata di 10 camere singole con portafinestra sul giardino esterno, un ambulatorio per il day hospital (perché "dall'hospice si può anche uscire", com'è stato affermato in conferenza) e un ampio soggiorno. Per la 'conversione' sono stati destinati dall'Asl Centro per l'immobile di proprietà del Comune ben 650mila euro. Oltre all'équipe di medici, infermieri e oss sono previste figure come lo psicologo e l'assistente sociale. Perché Empoli aveva bisogno di questa struttura?
"Le cure palliative a domicilio sono ben funzionanti da anni - spiega il dottor Piero Morino, direttore del coordinamento Asl Centro cure palliative -, serviva una struttura residenziale. Quando sono arrivato ho visto che in via Volta c'era già tutto, una struttura concepita come gli hospice di tutto il mondo. Non abbiamo voluto una struttura isolata in un bosco ma in città".
L'hospice viene vista come una struttura per il fine vita, ma Morino e lo staff di tutta l'Asl Centro vuole dare un'altra lettura alla questione. "Chi viene in hospice è consapevole che la malattia non può essere curata, ma in hospice si possono fare tante belle cose, si ritrovano parenti, ci si raccoglie. Si gestisce questa fase della vita con un sistema che si adatta alle necessità di ogni singolo. Non ci sono orari come in ospedale, è tutto estremamente personalizzato. Si può vivere dignitosamente secondo il modo in cui si è vissuto finora. Il coronavirus ci ha insegnato che le persone degenti in ospedali e gli ospiti delle Rsa hanno passato mesi da soli senza rapporti. L'ospedale non può dare risposte di questo tipo. Il ricovero serve anche per dare sollievo alle famiglie in una fase difficile".
La struttura di Empoli inoltre 'avvicina' questo tipo di servizi alla popolazione del territorio, che finora dovevano servirsi dell'hospice La Limonaia di Lamporecchio, delle Oblate di Firenze Careggi o della sede dell'ospedale Torregalli.
Erano presenti quest'oggi il Sindaco di Empoli Brenda Barnini, Roberto Biagini, Direttore Staff direzione sanitaria Ausl Toscana Centro ( in rappresentanza del Direttore Generale), Piero Morino, Direttore Coordinamento aziendale Cure Palliative, Sabrina Pientini, Cure Palliative e Hospice Empoli, Prato e Pistoia, Paolo Zoppi, Direttore Dipartimento Infermieristico Ostetrico, Loriana Meini, Direttore assistenza infermieristica Empoli, Lucia Salvadori, Direttore gestione assistenza infermieristica zona empolese, Sandra Niccolini, coordinatore infermieristico zona empolese, Valeria Dubini, Direttore area assistenza sanitaria territoriale e continuità, Luca Tani, Direttore Dipartimento Area Manutenzione e gestione investimenti Empoli, Franco Doni, Direttore SDS Empolese Valdarno Valdelsa, Paolo Amato, Coordinamento Sanitario dei Servizi Zona Empolese Valdarno Inferiore, Silvia Guarducci, Direttore sanitario presidio ospedaliero San Giuseppe Empoli.
Il Presidente della Società della salute empolese valdera valdelsa ha portato un saluto per conto del Direttore della Società della Salute, dottor Franco Doni, presente all’inaugurazione, esprimendo soddisfazione per l’aperura di una struttura che ha uno scopo così nobile come quello di accompagnare le persone nel percorso di cura all’interno di una rete assistenziale che non vuole lasciare nessuno indietro cercando forme di sostegno anche per coloro che nel corso della loro vita si trovano a combattere con una malattia.
“Nel portare i saluti della direzione aziendale esprimo gioia e soddisfazione per l’apertura del nuovo Hospice di Empoli, struttura che si inserisce in un percorso avviato da tempo per garantire una distribuzione omogenea di questo tipo di servizi su tutto il nostro territorio- dichiara Roberto Biagini- la distribuzione degli spazi è stata concepita in un’ottica di gestione del servizio, piccolo, ma al tempo stesso confortevole, in risposta ai bisogni dei cittadini. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a progettare e realizzare la struttura e auguro buon lavoro agli operatori sanitari che dalla prossima settimana, ogni giorno, saranno impegnati con questa nuova attività.”
Hospice Empoli, il dettaglio
L’Hospice è una struttura specialistica di ricovero, che può accogliere temporaneamente o stabilmente i pazienti che si avvalgono del servizio di Cure Palliative ed è un modello di integrazione tra il ricovero ospedaliero e l’assistenza domiciliare. Costituisce una alternativa alla casa quando questa non è, temporaneamente o definitivamente idonea ad accogliere il malato, consente infatti di proseguire le cure in un ambiente protetto, con trattamento assistenziale continuativo nelle 24 ore.
La presa in carico del paziente avviene a causa del presentarsi di alcune situazioni critiche: di tipo sanitario (situazioni di aggravamento, scompenso del dolore o di altri sintomi e/o della patologia di base), sociale (abitazione inadeguata, assenza di rete di sostegno, esigenza di offrire sollievo e aiuto, anche temporaneo, alla famiglia), familiare (la famiglia non riesce più a farsi carico della criticità del proprio congiunto e dei complessi problemi che questa situazione comporta).
La struttura può accogliere pazienti oncologici ma, anche persone con patologie croniche in fase avanzata di malattia (ad esempio SLA e/o insufficienze di organo) in un percorso assistenziale specifico che aiuterà anche le famiglie. Si accede tramite ricovero programmato e non d’urgenza, attraverso la richiesta del proprio medico di famiglia, oppure in trasferimento da una unità di cure palliative o da un reparto ospedaliero.
Scheda tecnica
La realizzazione dell’Hospice da 10 posti letto è avvenuta trasformando una R.S.A. da 20 posti letto, in quanto l’edificio presentava aspetti strutturali e tecnologici facilmente adeguabili ai requisiti autorizzativi regionali.
L'edificio in oggetto è di un piano fuori terra ad eccezione di una porzione limitata di due piani fuori terra, ha una forma planimetrica a “L”. Su entrambe le ali della struttura sono collocate 5 camere singole dotate di servizio igienico con accesso indipendente al giardino esterno, mentre i locali di servizio sono tutti collocati sul lato opposto a quello delle camere.
Nella parte centrale della struttura, al piano terra, si trova la sala da pranzo con accesso al giardino esterno e, al piano primo, si trovano un ufficio e gli spogliatoi del personale.
Gli interventi eseguiti sono stati: realizzazione di un impianto di climatizzazione centralizzato comprensivo di ricambio d’aria forzato per garantire il rispetto dei necessari parametri termo igrometrici, rinnovamento della centrale termica, integrazione impianto elettrico nelle camere da letto, realizzazione impianto gas medicali e realizzazione di varie opere edili.
NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO
Elia Billero