[ Empoli ] "Tari non pagata dai concessionari dei parcheggi a Empoli": esposto di FdI-Centrodestra
Il gruppo consiliare Fratelli d’Italia - Centrodestra per Empoli ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti contro l’amministrazione comunale.
Nel dettaglio, l’esposto depositato ieri dal gruppo consiliare accusa l’amministrazione di non aver riscosso il pagamento della Tassa sui rifiuti (Tari) al concessionario dei parcheggi, riferendosi in particolare agli stalli con le strisce blu. Il danno erariale del comune di Empoli ammonterebbe, secondo i calcoli del centrodestra empolese, a oltre 82mila euro.
A presentare la denuncia questa mattina nella sede del partito in via XX settembre a Empoli presenti il Capogruppo, consigliere comunale “Fratelli d’Italia - Centrodestra per Empoli” e candidato sindaco alle scorse amministrative Andrea Poggianti, Simona Di Rosa Vice-Capogruppo e consigliere comunale, Francesca Peccianti e Mario Di Rienzo candidati alle regionali per il centrodestra dell'Empolese Valdelsa e Federico Pavese, consigliere comunale.
“La sosta a pagamento è un’entrata sostanziosa per il Comune di Empoli, oltre al fatto che è un tema molto sentito dai cittadini” – ha dichiarato Simona di Rosa, andando a spiegare la denuncia depositata. “Da questa indagine abbiamo presentato denuncia nei confronti dell’amministrazione per danno erariale, conseguente alla mancata elaborazione dei servizi di pagamento della Tari nei confronti della RTI, gestore della sosta a pagamento”. Come si evince dal documento presentato dal gruppo consiliare, a nome di Poggianti, Di Rosa e Pavese, il Raggruppamento Temporaneo d’Imprese che gestisce la sosta a pagamento è composto dalle Ditte Input Srl di Genova e Abaco Spa di Padova, servizio in concessione avviato dalla fine del 2018.
Sempre come ha continuato Di Rosa, “esiste una giurisprudenza in cui si va ad interpretare la norma di riferimento dove è stabilito che il concessionario della sosta a pagamento è tenuto a pagare la TARI su ciascun stallo di sosta a striscia blu". Il Decreto Legislativo che istituisce la tassa sui rifiuti, del 1993, stabilisce che l’imposta “è dovuta per l’occupazione o la detenzione di locali ed aree scoperte a qualsiasi uso adibiti” escludendo dal pagamento “i locali e le aree che non possono produrre rifiuti” per loro uso o natura. Nel febbraio 2020 si è pronunciata su questa legge la Cassazione, con sentenza n.6569 stabilendo che “è dovuta la tassa dal soggetto che occupi o detenga un'area per la gestione di un parcheggio affidatagli dal Comune in concessione”. Proprio su quest’ultima interpretazione si poggia l’accusa del centrodestra empolese: “Il Comune avrebbe dovuto chiedere dei soldi che però non ha chiesto”.
Come ha dichiarato ancora il gruppo FdI “i gestori della sosta a pagamento avrebbero pagato dal dicembre del 2018 alla fine del 2019 esclusivamente la TARI sull’ufficio, di 60 mq pari a circa 549 euro. Facendo un calcolo – ha proseguito la Vice-Capogruppo – e sapendo che sul comune di Empoli ci sono 2mila 500 stalli a pagamento, il danno erariale ammonta a 82mila 551 euro, ulteriori a quelli pagati”.
Da quanto specificato sulla denuncia depositata, la cifra è a titolo indicativo e la stima è stata effettuata in base al numero degli stalli, 2mila 500 circa, la misura degli stalli pari a 10,35 mq, e sulla superficie totale affidata dal concessionario ovvero 25mila 875 mq. “Nella cifra non è incluso il 2020 e neanche le sanzioni e gli interessi che, se calcolati, porterebbero la somma a circa più del doppio” ha aggiunto ancora Simona Di Rosa. Nel 2019 “il Comune ha incassato dalle strisce blu 884mila 775 euro, i costi del gestore hanno rappresentato il 34% e le entrate sono di 582mila 386”. Nell'esposto il gruppo consiliare vede “una responsabilità che si ravvisa in più soggetti: nel sindaco Brenda Barnini che è detentore della delega al bilancio, nel segretario generale Rita Ciardelli e nella Dott.ssa Cristina Buti, responsabile del settore finanziario”.
L’interrogazione, come si apprende anche dal documento e come ha spiegato Di Rosa, “era stata presentata in forma orale (marzo 2020) e poi in forma scritta per indisponibilità del sindaco”, presentandola il 28 maggio e ricevendo risposta scritta il giorno dopo. “Ho richiesto di nuovo la forma orale e in presenza per ricevere ulteriori specificazioni, ad esempio perché la tassa non era stata pagata, magari l’amministrazione non sapeva di questa interpretazione – ha concluso Di Rosa – e invece si evince una completa ostilità nel dare ulteriori spiegazioni rispetto alla richiesta scritta”. Sempre dal documento redatto dal gruppo consiliare nella risposta scritta ricevuta il 29 maggio Cristina Buti avrebbe confermato che i concessionari della sosta a pagamento avrebbero versato la Tari per i "locali ad uso ufficio, ubicati in via F. Ferrucci, n.10" per un totale di 60 mq, come precedentemente specificato da Di Rosa, che ammonterebbe a 549 euro nel 2019. Spiegazione fornita anche dal Vice Sindaco Barsottini nel consiglio comunale del 18 giugno 2020.
La richiesta del gruppo consiliare alla Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti di Firenze avanza dunque “opportuni accertamenti” e l’individuazione nel caso “di possibili responsabili sia all’esterno sia all’interno della Amministrazione Comunale di Empoli”, compresa anche la valutazione di responsabilità del gestore che magari “avrebbe dovuto pagare autonomamente, senza che il Comune mandasse avvisi”.
Margherita Cecchin