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Banca Popolare di Lajatico, primo semestre positivo nonostante la crisi coronavirus

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lajatico ha approvato la Semestrale 2020, che presenta una ulteriore crescita dei principali aggregati patrimoniali e un andamento economico soddisfacente nonostante gli effetti negativi della pandemia covid-19.

Dal marzo 2020 la Banca ha dovuto sostenere sforzi rilevanti per garantire la continuità dei servizi offerti alla clientela adeguandosi alle nuove necessità imposte dalla crisi coronavirus e per poter assistere nel migliore dei modi le famiglie e le piccole e medie imprese del territorio nel nuovo clima di improvvisa recessione e di profonda incertezza sulle prospettive future.

Le filiali e gli uffici centrali della Banca sono stati fortemente impegnati per garantire l’accesso dei clienti alle diverse forme di agevolazione introdotte dagli accordi promossi dall’ABI e dai decreti emanati dal governo che prevedono la proroga delle scadenze sui prestiti in essere e la concessione di nuove linee di finanziamento assistite dalla garanzia dello Stato. In tale contesto sono state processate circa 1.800 richieste di “moratoria” riguardanti 220 milioni di euro di finanziamenti concessi, oltre a quasi 1.000 richieste di erogazione di nuova liquidità per complessivi 40 milioni di euro. Operazioni di sostegno, queste, rivolte principalmente ai settori più colpiti dagli impatti del coronavirus e a quelli che stanno risentendo maggiormente della crisi anche nella fase di ripresa dall’emergenza.

Nel I° semestre dell’anno è proseguita la fase di positiva espansione degli impeghi vivi alla clientela, saliti al 30 giugno scorso a € 620 milioni, con un incremento del 2,8% da inizio anno e del 4,5% rispetto alla Semestrale 2019. La crescita, in linea con gli obiettivi del piano strategico aziendale, è stata trainata anzitutto dall’ulteriore espansione dello stock dei mutui (+7,2%), prevalentemente concessi per l’acquisto della prima casa. Anche la consistenza della raccolta diretta da clientela ordinaria ha registrato un nuovo miglioramento nel semestre (+1%); l’emergenza coronavirus e la conseguente instabilità dei mercati finanziari hanno condizionato invece la progressione della componente gestita, che si è mantenuta comunque su livelli positivi (+0,9%) grazie ai risultati realizzati nell’attività di collocamento delle polizze assicurative a contenuto finanziario (+14,6% da fine 2019).

Il minore interesse della clientela nei confronti degli strumenti del risparmio gestito si è tradotto in una maggiore propensione per la componente amministrata (+4,2%), che ha portato il totale della raccolta indiretta al 30 giugno 2020 a € 477 milioni (+2,4% rispetto a fine 2019).

La Massa Intermediata complessiva della Banca alla fine del semestre ha registrato il nuovo livello massimo, collocandosi a € 2,16 miliardi, con un incremento di € 62 milioni (+3%) rispetto a fine 2019.

Nel I° semestre dell’anno, tenendo conto delle negative ripercussioni che la grave crisi sta manifestando sulla situazione economica delle famiglie e sull’attività delle imprese oltre che sui rischi di una nuova crescita dei crediti deteriorati a livello di sistema, la Banca ha intensificato le operazioni di dismissione di crediti deteriorati. Nel semestre è stata effettuata una operazione di write-off, che ha contribuito a ridurre l’incidenza delle posizioni deteriorate lorde complessive sul totale degli impieghi dal 10,65% di fine 2019 al 10,10% (5,98% al netto delle rettifiche di valore), mentre è in corso una cessione pro soluto di posizioni deteriorate nell’ambito di un’operazione multioriginator promossa da Cassa Centrale Banca.

In tale ottica la Banca ha provveduto anche ad incrementare il grado medio di copertura sulle esposizioni in bonis, passato dallo 0,66% al 1,09%, aderendo in misura rigorosa alle nuove linee guida emanate dall’Autorità Bancaria Europea seguendo le metodologie e i parametri proposti dal servicer Cassa centrale Banca; alla fine del semestre il grado medio di svalutazione delle posizioni deteriorate è pari al 44%. Per effetto delle nuove misure adottate, che intendono tutelare maggiormente la solidità della Banca nel nuovo ed inatteso scenario di mercato, l’incidenza dei crediti deteriorati netti sui mezzi propri è scesa al 46,2%, confermandosi nella fascia meno rischiosa a livello di sistema.

La dinamica favorevole degli impieghi e il leggero miglioramento dello spread medio hanno consentito un miglioramento del 5,7% del margine di interesse, al quale si è affiancato il nuovo progresso dei ricavi netti da servizi (+10,4% annuo), particolarmente significativo se si considerano gli effetti negativi della crisi coronavirus sulle commissioni generate da alcuni comparti. Il margine di intermediazione mostra pertanto una crescita significativa (+13,50%), amplificata dai risultati dell’attività di movimentazione del portafoglio titoli (€ 1.359 mila, +97,6% rispetto allo stesso periodo del 2019).

Le nuove misure adottate per la valutazione dei crediti, che hanno comportato un incremento della voce 130 pari a 2,2 milioni di euro rispetto al 30.06.2019, hanno inciso fortemente sul risultato economico del semestre. Anche la crescita delle spese amministrative (+4,35% annuo), appesantite dagli oneri dovuti all’adeguamento alle misure di contrasto al covid 19 e dagli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri (dovuta all’applicazione delle già menzionate politiche di valutazione anche agli impegni e alle garanzie rilasciate), hanno condizionato il risultato netto del semestre, che si colloca a € 633 mila (€ 1.821 mila al 30 giugno 2019).

Con l’approvazione della Semestrale i mezzi propri della Banca sono pari a € 83,6 milioni. Al proposito si segnala che la Banca utilizza il regime transitorio, volto ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9, previsto dal Reg. (UE) 2017/2395 così come modificato dal Reg. (UE) 873/2020 ed utilizza la facoltà di cui al paragrafo 7 bis dell'art. 473 bis.

I coefficienti patrimoniali rimangono sostanzialmente stabili su livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi, nonostante l’ulteriore svalutazione (pari a 1,0 milioni) riguardante la società partecipata Invest Banca spa recentemente sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria. Il Cet 1 Ratio e il Total Capital Ratio si collocano rispettivamente al 14,6 e al 15,5%.

Fonte: Banca Popolare di Lajatico

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